Sigilli al parcheggio della pizzeria K13: la Provincia chiede il dissequestro
Eupilio I carabinieri forestali: area di sosta privata realizzata su un terreno demaniale. Il proprietario: noi autorizzati da Villa Saporiti. Ma agli atti non si trova alcun via libera
L’amministrazione provinciale di Como ha inoltrato alla Procura un’istanza per chiedere il dissequestro dei parcheggi abusivi - almeno secondo l’accusa dei carabinieri forestali - realizzati all’esterno della pizzeria K13 di Eupilio. Ma ad oggi, agli atti dell’inchiesta aperta nella seconda metà di luglio dopo un controllo effettuato dai militari della stazione di Asso, non è ancora comparsa l’autorizzazione ad eseguire i lavori che hanno portato all’asfaltatura del tratto ai lati della provinciale 639, proprio fuori al locale pubblico.
Il sequestro
La vicenda, raccontata dal nostro quotidiano nei mesi scorsi, riguarda il transennamento disposto dai carabinieri della forestale il 19 luglio scorso. Nel corso di un sopralluogo effettuato ai lati della strada provinciale, infatti, hanno scoperto che la colata di asfalto e strisce bianche che delimitano il parcheggio esterno alla pizzeria K13 non sarebbero mai stati autorizzati.
Sotto accusa, per invasione di terreni, è Walter Filippi, di Inverigo, legale rappresentante della società Arcobaleno che gestisce il ristorante di Eupilio. Dall’atto di sequestro, convalidato dal giudice delle indagini Carlo Cecchetti, emerge che la società che ha in gestione il locale «ha completamente mutato la destinazione di un bene demaniale pubblico rendendolo, nei fatti, un parcheggio privato». Tra l’altro gli inquirenti stanno anche cercando di approfondire un ulteriore tema: ovvero che i lavori sarebbero stati eseguiti su un’area a vincolo paesaggistico, in quanto posta proprio a ridosso del lago di Pusiano.
La difesa
Il legale della pizzeria ha contestato il sequestro sottolineando come, a suo dire, l’amministrazione provinciale di Como avrebbe autorizzato i lavori all’esterno del locale. Circostanza, questa, che però non avrebbe trovato alcuna conferma. Agli atti della Provincia i carabinieri forestali non avrebbero infatti trovato alcun titolo abilitativo né alcuna autorizzazione paesaggista per provvedere a un lavoro così impattante ai lati di una strada provinciale, la Sp dei laghi di Pusiano e di Garlate, che fa parte del demanio pubblico stradale.
I lavori che hanno cancellato sia la striscia di prato che la zona ghiaiosa per trasformarla in un tappeto d’asfalto, risalirebbero allo scorso mese di aprile.
Sempre i carabinieri forestali hanno anche contestato al gestore del ristorante di essersi «arrogato il diritto di apporre la cartellonistica segnalante il fatto che tale parcheggio sia privato e riservato alla clientela».
Sulla vicenda, che ha portato al sequestro preventivo convalidato dal giudice in quanto «la libera disponibilità del bene» da parte dell’indagato potrebbe «aggravare e protrarre le conseguenze del reato», la Procura sta ancora effettuando accertamenti con gli uomini della stazione di Asso della forestale. Accertamenti di natura ambientale e paesaggistica, innanzitutto, proprio per comprendere se quell’area, oltre a essere bene demaniale stradale, sia anche sottoposta a vincoli speciali. Nel frattempo la Provincia, titolare di fatto dell’area, ha chiesto il dissequestro. Anche se sull’intera vicenda pende la concreta possibilità, qualora venissero confermate le accuse, che la magistratura possa pretendere il ripristino dello stato dei luoghi a prima dei lavori.
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