La scomparsa di Greta, ricerche nel fiume Po

Erba La Procura di Rovigo: caso riaperto per «ulteriori attività investigative» sulla ricerca della donna e della sua vettura

La richiesta e la conseguente riapertura delle indagini sulla scomparsa di Greta Spreafico è stata fatta dalla procura di Rovigo sulla base di nuovi accertamenti sugli spostamenti della donna a Porto Tolle (Rovigo), in particolare lungo il fiume Po. Lo comunica una nota della procuratrice Manuela Fasolato, che parla di «ulteriori attività investigative» sulla ricerca della donna e della sua vettura, che devono essere avvallate dal giudice delle indagini preliminari.

L’istanza è legata a questioni procedurali e permetterà, senza che gli atti risultino inutilizzabili, oltre alla ricostruzione degli spostamenti della donna anche l’attività investigativa sui luoghi dove Greta potrebbe essere stata.

La Procura «ha inoltre tenuto conto che, sebbene tutta l’area sia stata già approfonditamente esaminata e scandagliata a suo tempo dalla polizia giudiziaria, anche con i sommozzatori, non si poteva comunque a distanza di tempo escludere che fosse utile investigare nuovamente la zona, in quanto potevano essere intervenute modifiche nel tempo dei luoghi, sia in superficie che in profondità, rispetto a quando furono fatte le verifiche da parte della polizia giudiziaria, e ciò in relazione al fatto che si è in area prossima al litorale del fiume Po e quindi influenzata dai movimenti delle acque».

Spreafico, originaria di Erba, era scomparsa nella notte tra il 3 e il 4 giugno 2022 mentre si trovava a Porto Tolle (Rovigo) dove doveva vendere una sua casa.

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