
La tragedia del tunnel di Pusiano: «Certezze sul punto d’impatto»
Il legale dell’uomo accusato di omicidio stradale ha chiesto una perizia cinematica per stabilire con precisione dove si è verificato lo scontro
Pusiano
«La perizia cinematica sarà determinante. Il punto esatto dell’impatto non si vede nelle immagini filmate dalle telecamere. Abbiamo il sospetto che sia avvenuto sulla mezzeria tra le due corsie e se così fosse lo dimostreremo».
L’avvocato Fabrizio Consoloni misura le parole, ma quale sia la strategia difensiva appare chiaro.
Il suo assistito Andrea Valsecchi, 30 anni di Pusiano, è accusato di omicidio stradale plurimo. Era alla guida del pickup Ford Ranger, che nella notte tra il 22 e il 23 marzo ha invaso la corsia opposta (come emerge dai filmati del sistema di videosorveglianza all’interno del tunnel), urtando lateralmente una Opel corsa che viaggiava verso Lecco, per poi travolgere frontalmente la vettura che arrivava dietro l’utilitaria: la Volkswagen Golf su cui viaggiavano Mattia Mazzina, 42 anni, di Colico e Ivan Mezzera, 44 anni, di Bellano, morti sul colpo. Ferito, ma non grave, il terzo amico a bordo, residente a Cino (Sondrio). Avevano appena festeggiato in anticipo il compleanno di Mezzera in un locale della zona.
«Non sappiamo ancora se la procura di Como disporrà un accertamento tecnico irripetibile, o una consulenza interna di parte- premette Consoloni-. In ogni caso noi abbiamo già nominato un consulente, l’ingegnere Andrea Scialpi, che si occuperà delle verifiche cinematiche per stabilire velocità e punto dell’impatto».
Nulla svela invece l’avvocato sull’esito dei test tossicologici a cui è stato sottoposto Valsecchi, che stava attraversando un momento difficile dal punto di vista psicologico per problemi famigliari.
Il giovane, padre di un bimbo piccolo, avrebbe trascorso il sabato sera a casa dei genitori, addormentandosi sul divano dopo cena. Al risveglio la decisione di rientrare verso l’Erbese.
«Ma dell’incidente, dal momento in cui imbocca il tunnel, a quello dello schianto, non ricorda nulla se non il rumore delle lamiere, prima di uscire dal mezzo e accasciarsi a terra», conclude il legale.
Nelle immagini filmate dalle telecamere si vede il pickup entrare un po’ troppo a destra, per poi spostarsi verso sinistra e andare all’impatto con la prima delle due auto che era regolarmente sulla propria corsia. Un urto apparentemente laterale, che però fa ruotare la Open Corsa bianca su sé stessa. Poi però la corsa del mezzo scuro prosegue in quella stessa direzione fino al secondo botto, costato la vita ai due lecchesi, morti in una serata di festa, lasciando nel dolore parenti e amici.
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