La vetrata della pensilina in mille pezzi: colpiti dalle schegge cinque studenti

Anzano del Parco Due sono stati medicati al pronto soccorso: punti al braccio per le ferite. Il crollo quando i ragazzi si sono seduti. Un genitore: «È andata bene, strutture da controllare»

«Ci è andata bene, ma poteva finire molto peggio».

Con queste parole Christian Falavigna, papà di una ragazza ferita, torna sul cedimento del vetro della pensilina dei bus, avvenuta venerdì mattina nel centralissimo viale Ortelli, cuore del paese. Ed emergono nuovi particolari: la vetrata è andata in mille pezzi quando gli studenti si sono seduti negli appositi spazi ancorati alla struttura che hanno improvvisamente ceduto.

Falavigna, che è anche consigliere comunale ad Alserio, chiede che vengano fatte« verifiche sulle pensiline per evitare che si ripetano episodi analoghi». Il vetro della struttura che improvvisamente ha ceduto ed è andato in mille pezzi, anche se in modo lieve, ha ferito cinque minorenni che si trovavano alla fermata del bus per recarsi a scuola. Quella che doveva essere una normalissima mattina, come tante altre, ha rischiato di trasformarsi in tragedia.

Pronto soccorso

Anche se per fortuna le conseguenze non sono state gravi, due ragazze sono state portate in pronto soccorso dalle famiglie e hanno riportato escoriazioni e ferite da taglio: una delle due ha ricevuto anche tre punti di sutura a un braccio per una ferita profonda riportata a causa del crollo della struttura in vetro.

La rabbia e la preoccupazione per quello che è accaduto e che poteva accadere anche ad altri ragazzi che prendono il bus ad Anzano, sono davvero alte.

Sono emersi dettagli più chiari e definiti rispetto alla prima ricostruzione dell’accaduto. Gli studenti, che prendono il bus per recarsi nei principali istituti superiori del territorio, si sono ritrovati come sempre alla pensilina.

Panico

«Cinque ragazzi, tra cui mia figlia, si sono seduti sulle sedute grigie ancorate alla struttura della pensilina in attesa che arrivasse il bus – racconta Falavigna - All’improvviso, per cause che non sappiamo, a cedere non è stato il vetro, ma le sedute stesse, che hanno tirato dietro tutta la struttura e il vetro che è andato ovviamente in mille frantumi collassando e colpendo i ragazzi presenti».

Momenti di choc e di panico con due ragazze che si rialzano ovviamente ferite e sanguinanti per le schegge di vetro che le hanno colpite. Riportano per fortuna tagli lievi ed escoriazioni, ma mani caviglie e braccia, tutte le parti che erano scoperte sono state ferite dai frammenti di vetro. Una delle due ragazze ha avuto anche una ferita più profonda a un braccio. Inizialmente hanno comunque preso il bus, ma poi, appena arrivato a scuola, hanno chiamato i genitori che hanno deciso di portarle al pronto soccorso per le verifiche del caso: la ferita al braccio viene chiusa con tre punti di sutura per poi essere dimesse.

«Ci è andata alla grande, per fortuna, ma poteva andare molto peggio – sottolinea Falavigna – Potevano ferirsi in modo molto più grave. Mia figlia aveva una scheggia nella caviglia che le è stata tolta. Non voglio fare polemiche, ma lancio un appello affinché si facciano verifiche su analoghe strutture».

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