Legionella: una donna si sente male e scattano i controlli sull’acquedotto del Kosmopolitan

Il caso La segnalazione è partita dal residence. Ats rileva la presenza con due prelievi. L’ordinanza del sindaco di Valbrona, Vener: «Necessaria la bonifica della rete di distribuzione»

Sembra ci sia un caso di legionella in paese e riguarderebbe la struttura residenziale Kosmopolitan.

Una donna avrebbe infatti riscontrato la malattia, da qui poi l’ordinanza, che si può trovare all’albo pretorio del Comune di Valbrona, in cui si intima la «necessaria bonifica dell’impianto della rete di distribuzione dell’acqua sanitaria, eliminando le non conformità analitiche e risanando le carenze evidenziate con effetto immediato».

Il malore

Da quello che si è potuto ricostruire, una donna sarebbe stata male nel residence che ospita una cinquantina di abitanti, per questo il sopralluogo di Ats in data 17 agosto all’appartamento occupato dalla signora in cui sono stati rilevati valori decisamente più alti del massimo consentito.

Nel lavabo della cucina il valore massimo è stato superato di oltre mille volte, mentre in camera si scende a trecento volte.

In ogni caso una situazione fuori controllo, tanto da ordinare appunto la bonifica immediata dell’impianto. Parrebbe che la situazione riguardi solo un appartamento e il problema arriverebbe da uno scaldabagno, in ogni caso la rete dell’acqua potabile del residence non ha nulla a che fare con quella comunale, come spiega il sindaco di Valbrona Luigi Vener.

«Noi non abbiamo riscontri dei motivi per cui Ats ha fatto le analisi, la documentazione in nostro possesso riguarda un sopralluogo in cui è stata riscontrata la presenza di legionella in due prelievi con valori superiori a quelli ammessi – spiega Vener -. L’ordinanza intima di non utilizzare l’acqua potabile e di fare la bonifica della rete, il residence deve realizzare questi interventi». Anche perché non si tratta dell’acqua dell’acquedotto: «Il Kosmpolitan pompa direttamente l’acqua dal lago e poi interviene autonomamente per depurarla, l’acqua viene usata in quell’area e appunto per il residence, un bar e un ristorante. Non è acqua dell’acquedotto comunale».

La procedura

Ats Insubria spiega come ci si è mossi: «In caso di legionellosi, Ats, in base ai dati emersi dall’inchiesta epidemiologica e dall’indagine ambientale, effettua campionamenti presso gli impianti idrico sanitari in utilizzo nei 10 giorni antecedenti l’esordio dei sintomi nel paziente - è stato chiarito in una nota - In caso di riscontro di presenza di Legionella Pneumophila nei campioni di acqua esaminati, il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, di norma attraverso il sindaco del Comune in qualità di autorità sanitaria locale, dispone gli idonei interventi per la bonifica dell’impianto contaminato. L’infezione non si trasmette da persona a persona».

E hanno concluso. «La prevenzione della legionellosi può essere attuata attraverso l’adozione di semplici misure di controllo sugli impianti idrico-sanitari e di condizionamento, oltre che con la messa in atto di comportamenti precauzionali individuali».

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