Libro su Rosa Bazzi, rabbia dei Castagna
E Noi Genitori cancella la serata evento

Erba, nel mirino (soprattutto) il patrocinio che era stato concesso dal comune. I fratelli: «Volume oscenamente innocentista». Irritazione del sindaco con gli assessori

“ Noi Genitori” ha deciso di annullare la presentazione di un romanzo su Rosa Bazzi in programma il 23 novembre nella sede della cooperativa. La decisione segue le proteste dei fratelli Pietro e Beppe Castagna, che hanno contestato lo spazio dato all’autrice e il patrocinio della città di Erba: ieri mattina il sindaco Mauro Caprani ha annunciato che avrebbe ritirato il sostegno all’evento, poi è arrivato l’annullamento da parte degli organizzatori «per evitare strumentalizzazioni e polemiche».

Il caso si è risolto nel giro di due giorni, ma per capire cosa sia successo bisogna fare un passo indietro. Ogni anno “Noi Genitori”, storica cooperativa erbese di assistenza ai disabili, organizza presentazioni di libri ed eventi culturali nella propria sede; qualche settimana fa ha diffuso la locandina della serata in programma il 22 novembre: la scrittrice Alessandra Carati avrebbe presentato il romanzo “Rosy”, un’indagine psicologica su Rosa Bazzi nata da colloqui in carcere con la donna condannata per la strage di Erba e dallo studio delle carte processuali.

Il 24 ottobre la giunta comunale ha patrocinato l’evento, come sempre accade per gli eventi di “Noi Genitori”, poi l’ha pubblicizzato sui social media; lo stesso ha fatto la cooperativa. A quel punto anche i fratelli Castagna - che nella strage del 2006 hanno perso la madre, la sorella e il nipote - sono venuti a saperlo. «Se fossi in voi, se fossi nel Comune di Erba un po’ mi vergognerei» ha scritto Pietro su Facebook. «Se fossi in tutti voi chiederei scusa, non a noi ma a tutti i nostri cari, vittime dei coltelli e delle spranghe di quella Rosi di cui sarebbe meglio smettere di parlare».

E poi Beppe: «I miei complimenti e complimenti anche al Comune di Erba che ha dato il patrocinio a un libro oscenamente innocentista». Beppe parla poi di un legame tra l’autrice e l’ideatore de “Le Iene”, il programma che in questi anni ha sostenuto più di tutti l’innocenza di Bazzi e Olindo Romano. Tanto è bastato. La notizia del patrocinio è arrivata al sindaco che ha disposto un approfondimento. Il patrocinio è dell’Assessorato ai servizi sociali, ma formalmente il promotore è l’assessore alla cultura Paolo Farano: l’assessore ai servizi sociali, Anna Proserpio, il 24 ottobre si era già dimessa da due settimane.

Caprani ha poi contattato i fratelli Castagna. «Ritiriamo il patrocinio» ha dichiarato poi il sindaco a “La Provincia”, senza nascondere l’irritazione per un cortocircuito che si sarebbe potuto evitare. Quanto a Farano, l’assessore spiega che «la scheda del libro che ci è stata fornita parlava di un’indagine di carattere psicologico, non c’erano riferimenti a innocentismo o questioni processuali. Noi Genitori ha sempre presentato eventi di alta caratura».

A seguito di un confronto, nella tarda mattinata il presidente Bruno Mazza e la direttrice Emanuela Lamperti hanno deciso di annullare l’evento, per evitare che Noi Genitori diventi oggetto di polemiche distanti dallo spirito della cooperativa.

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