L’incrocio di Casiglio: serviranno tre anni per avere la rotonda

Erba Doccia fredda sul progetto della Como-Lecco. Il sindaco ammette tempi lunghi. Poi se la prende con Villa Saporiti per il “no” del Tar

«Ci vorranno almeno tre anni prima che si possa eliminare il semaforo di Casiglio». Al sindaco Mauro Caprani bastano poche parole per gelare le speranze degli automobilisti alle prese con le code e l’odiato semavelox sulla provinciale Lecco-Como: a seguito della sentenza del Tar che ha disposto l’annullamento del progetto definitivo realizzato dalla Provincia di Como, i tempi si allungano. E le multe fioccheranno fino al 2027.

Lunedì sera il consiglio comunale ha approvato un debito fuori bilancio da 2.000 euro, sono le spese legali dovute dal Comune di Erba a seguito della sentenza del Tar di Milano che ha annullato il progetto definitivo della rotatoria deliberato nel 2022 dalla Provincia di Como. Il ricorso è stato presentato dalla contessa Carla Sossnovsky Parravicini, contraria all’esproprio di un terreno di proprietà da 1.600 metri quadrati a ridosso della strada.

Botta e risposta

Doriano Torchio, capogruppo di Democrazia partecipata, ha chiesto all’amministrazione se gli erbesi vedranno mai una rotatoria di cui si parla da almeno vent’anni. «La questione - ha riconosciuto il sindaco - si dibatte da decenni. Per fare un po’ di chiarezza, va detto che la signora Sossnovsky ha vinto il ricorso al Tar perché la Provincia di Como ha sbagliato il progetto: ha fatto un progetto dove non c’era la conformità urbanistica, quindi una volta tanto il Comune di Erba c’entra poco o nulla».

Con una prima sentenza nel novembre 2023, il Tar aveva annullato una prescrizione contenuta nel Pgt di Erba che aveva destinato a sedime stradale parte del terreno di proprietà dei Sossnovsky in vista dell’esproprio. La seconda sentenza, che risale a poche settimane fa, ha annullato di conseguenza il progetto definitivo dell’opera basato su una prescrizione non più esistente.

Per il Comune l’errore è della Provincia, per la Provincia l’errore sta nel Pgt erbese, ma a questo punto poco importa chi abbia ragione: gli automobilisti chiedono di eliminare semafori e semavelox, eliminando l’ultimo “tappo” rimasto sulla provinciale.

«Pare che la Provincia si sia rimessa in moto con il progetto - ha detto il sindaco - e questa maggioranza ha previsto nella variante del piano dei servizi (che sarà pronta per fine anno, ndr) la localizzazione dell’intervento esatto dove dovrebbe essere posta la rotatoria». Provincia e Comune stanno insomma correndo ai ripari per procedere poi con un esproprio a prova di ricorso, ma ci vorrà del tempo.

Chiarezza

«Auspichiamo che si possa fare nel più breve tempo possibile - ha concluso Caprani - ma credo che ci vorranno almeno tre anni prima che si possa eliminare il semaforo di Casiglio». Se ne riparlerà nell’estate del 2027, quando la città di Erba sarà chiamata alle urne per eleggere il nuovo primo cittadino e il nuovo consiglio comunale: a quel punto si sarà concluso un altro mandato senza rotatoria di Casiglio, un’opera mancata dagli ultimi quattro sindaci.

Nel frattempo, ovviamente, resterà attivo il semavelox, che frutta ogni anno fino a 300mila euro di accertamenti nel capitolo di bilancio delle multe stradali.

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