Longone al Segrino, Castelnuovo-Navoni: duello fra “ex amici” per diventare sindaco

Verso il voto La rottura risale a tre anni fa quando fu revocata la delega in Comunità Montana. Scuole, qualità dell’acqua e giovani i temi sul tavolo

La disputa elettorale in paese si gioca su temi decisamente diversi: da una parte c’è lo sfidante che chiede interventi sulla rete idrica e sulle scuole, dall’altra il sindaco uscente spiega di avere investito circa mezzo milione di euro sul plesso scolastico portando tantissimi fondi per il paese.

Sulla scheda l’8 e 9 giugno a Longone ci saranno due nomi: in ordine alfabetico l’attuale sindaco Carlo Castelnuovo (“Viviamo Longone”) e Angelo Navoni (“Uniti per il futuro”).

Il passato

I due candidati sindaco sono stati insieme in amministrazione insieme per molti anni, grazie a un lungo rapporto di fiducia. Castelnuovo era infatti vicesindaco di Navoni, mentre Navoni è stato prima delegato (e poi revocato) come rappresentante del Comune in Comunità montana.

E Angelo Navoni conferma di essersi candidato a sindaco proprio in seguito al ritiro della delega: «Mi sono rimesso in gioco perché ritengo si possa fare di più è meglio per Longone - afferma - ma anche in considerazione del ritiro della delega in Comunità montana tre anni fa, dove successivamente sono rimasto come assessore esterno. Mi è sembrata una sfiducia immotivata nei miei confronti, anche in considerazione dei fondi portati per il paese per esempio con il bando Borgo Ospitale. Soldi spesi male - sostiene Navoni - perché utilizzati per il minigolf mentre si poteva intervenire sulla scuola e sui campi sistemando il manto della palestra e creando gli spogliatoi».

Castelnuovo dà un’altra motivazione sul ritiro della delega a Navoni: «Credo basti un dato per spiegarne il motivo. Su 33 consigli è stato assente a 16. Io mi sono ricandidato perché cinque anni non sono sufficienti per completare i molti progetti partiti. Per quanto riguarda i lavori pubblici abbiamo fatto tanto e ottenuto fondi da Stato, Regione e Comunità montana. Il lavoro fatto credo sia sotto gli occhi di tutti - aggiunge il sindaco uscente - ora dobbiamo fare delle opere di completamento come gli spogliatoi esterni per i campi di calcio, sistemare il parcheggio dei campi e quello antistante il santuario. In questi anni abbiamo investito circa 500 mila euro nel plesso scolastico, l’unico intervento ancora da realizzare è il pavimento della palestra».

Programmi

Navoni dal canto suo rilancia puntando proprio sulla scuola: «Credo si debba inserire una cucina per preparare il cibo all’interno e non farlo arrivare da fuori, serve poi rinnovare l’aula informatica e si debbono fare le manutenzioni. Il mio avversario dice di puntare sui giovani ma è stato tolto il beach volley ed è vietato il gioco del calcio in piazza. Ci sarebbe da ridire poi sulla gestione dei campi di calcio, ad ora non individuata, e su quella del minigolf, che non è ancora aperto nonostante i soldi spesi».

Secondo Navoni «Serve poi intervenire per migliorare la qualità dell’acqua, è troppo calcarea e varia la percentuale di manganese. Su questo servono correttivi da concordare con Como Acqua».

Castelnuovo vuole puntare sui giovani : «Vorremmo realizzare un’aula studio all’interno della sala polifunzionale che ospita il consiglio comunale, ci sono spazi e servizi per farla diventare un luogo per i giovani del paese. Abbiamo fatto in questi cinque anni delle scelte, con la convinzione di operare nel modo migliore possibile».

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