Lotta all’evasione, due milioni da recuperare: il suggerimento arriva dalla Corte dei Conti
Il caso La magistratura non ravvisa irregolarità, ma sollecita l’azione del Comune: «Monitorare attentamente l’attività di riscossione e di contrasto all’evasione tributaria»
Siamo ancora in pandemia, ma adesso che l’emergenza sanitaria sta rientrando è ora di incrementare la lotta all’evasione.
Un suggerimento che arriva dalla Corte dei Conti, dopo che la magistratura contabile ha analizzato il bilancio consuntivo 2020 del Comune di Erba (senza ravvisare irregolarità). La lettera, firmata dal magistrato Vittoria Cerasi, verrà resa pubblica nel corso della seduta consigliare del 22 luglio.
Erba “vanta” grossi arretrati da riscuotere. Il nuovo assessore alle finanze, Matteo Redaelli, ha chiesto per i prossimi giorni un report aggiornato sulle quote da recuperare: a marzo, quando ne abbiamo scritto l’ultima volta a seguito del riaccertamento dei residui, si parlava di 1,88 milioni di euro fra Imu e Tari; se contiamo anche le multe non pagate, superiamo abbondantemente i due milioni di euro.
L’analisi del bilancio
In questo quadro si collocano i rilievi della Corte dei Conti. Dopo aver analizzato il bilancio consuntivo 2020, nell’ambito dei consueti controlli, la magistratura non ha ravvisato irregolarità ma è tornata a fare una serie di raccomandazioni al Comune di Erba.
Il concetto è semplice: dopo il biennio Covid-19, che ha ovviamente frenato la lotta all’evasione alla luce delle disposizioni del Governo, è ora di tornare a battere cassa.
La raccomandazione è di «monitorare attentamente l’attività di riscossione e di contrasto all’evasione tributaria». La Corte prende atto della sospensione dell’attività di riscossione coattiva disposta dal Governo a fronte della pandemia e della crisi economica, ma ora che la situazione si è sbloccata «si raccomanda di continuare le azioni intraprese per migliorare concretamente ed effettivamente la propria capacità di riscossione».
Il rischio, in caso contrario, è che passi troppo tempo e i crediti diventino inesigibili. Si tratta di recuperare somme «che potrebbero essere utilizzate magari per rendere servizi alla comunità amministrata». Questo concetto, per quanto ovvio, è sempre importante da sottolineare: la stessa magistratura contabile ricorda che lottare contro l’evasione significa poter erogare servizi migliori a tutti i cittadini che pagano le tasse.
Pagare tutti per pagare meno
Non è un caso allora se il nuovo assessore alle finanze ha parlato subito di incremento della lotta all’evasione come priorità per il suo mandato. «Il suggerimento della Corte - commenta - è quello che ha sempre ripetuto l’ex assessore e consigliere Franco Brusadelli: pagare tutti per pagare meno. Lo ricordo perché condivido in pieno, oltre al fatto che pagare le tasse è una questione morale. Attenzione, nessuno sta dicendo gli erbesi sono evasori: in molti casi le difficoltà derivano da oggettive difficoltà, soprattutto quando si tratta di grosse partite intestate ad aziende o società».
Redaelli conta di riprendere «le attività messe in campo dal mio predecessore Gianpaolo Corti, a partire dai controlli incrociati effettuati dai nostri uffici sulla base di diverse banche dati. Certo la pandemia ha portato allo stop della riscossione su tutto il territorio nazionale, ora si tratta di ripartire con il piede giusto. Ricordando sempre che il Comune è disponibile a rateizzare e ad andare incontro a persone e aziende in difficoltà».
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