Milano-Asso, altro lunedì disastroso: treni soppressi e ritardi di 40 minuti

Erba Ancora un inizio settimana difficile per i pendolari alle prese con numerosi disservizi. I motivi: corse rallentate dai guasti e da un intervento sanitario a bordo di un convoglio

Erba

La scorsa settimana si è chiusa con soppressioni e ritardi (venerdì) e uno sciopero nazionale che ha fatto saltare gran parte delle corse.

Anche se può sembrare difficile crederlo, oggi è andata ancora peggio: sulla linea Milano-Asso sono state cancellate corse, integralmente o parzialmente, e i ritardi hanno toccato i 43 minuti. Le motivazioni sono delle più varie, dai guasti all’attesa di altri treni in stazione.

«Una situazione vergognosa, che non si è limitata solo alla nostra linea: anche sulla S9 ci sono stati molti disservizi» nota Christian Rech del Comitato pendolari Milano-Asso. Per capire cosa sia successo bisogna tornare all’alba di ieri mattina, quando Trenord inizia a tempestare di notifiche gli smartphone degli utenti.

Il primo annuncio riguarda il treno partito da Cadorna alle 6.09: «A causa di un guasto, ha terminato il viaggio nella stazione di Mariano Comense» fa sapere Trenord. È la prima soppressione parziale della mattinata, nel tratto compreso tra Mariano e Asso.

Di lì a poco viene annunciata la cancellazione integrale del treno previsto da Erba alle 8.16: «Oggi non partirà a causa di un intervento di manutenzione straordinaria» dice la società dei trasporti.

Una terza soppressione parziale ha interessato il treno che sarebbe dovuto partire da Asso alle 8.33: è partito direttamente dalla stazione di Erba alle 8.46 «a causa di un guasto al sistema di chiusura delle porte di un altro treno della linea». Un altro convoglio ha avuto un guasto, ma per motivi difficili da comprendere a rimetterci sono stati i pendolari della Valassina.

Poi ci sono stati i ritardi. Da segnalare, in particolare, quelli dei treni partiti da Asso alle 7.02 e alle 7.33: sono arrivati a Milano con 43 e 23 minuti di ritardo, in entrambi i casi «a causa dell’intervento del soccorso sanitario a bordo di un altro treno che ha rallentato la circolazione della linea». Per il treno partito alle 7.33 è stata prevista anche la fermata straordinaria a Paderno Dugnano, per raccogliere a bordo altri pendolari.

Simili disservizi si ripetono con cadenza settimanale dal mese di settembre, ma in questi giorni gli utenti stanno raggiungendo il limite della sopportazione. La scorsa settimana si è conclusa venerdì con due soppressioni all’ora di punta tra Mariano Comense e Erba e ritardi fino a mezz’ora, sabato con uno sciopero nazionale che ha bloccato la circolazione dei treni per buona parte della giornata.

La nuova settimana ha portato notizie ancora peggiori. Al solito basta un guasto a un sistema di chiusura delle porte per innescare un effetto domino di ritardi e cancellazioni nella fascia oraria di maggior affluenza. Il Comitato pendolari torna a chiedere sforzi e investimenti nella manutenzione preventiva: «Sono stati acquistati molti nuovi treni e ci sono stati grossi investimenti sulle infrastrutture, ma siamo sempre in balia di guasti che si potrebbero evitare».

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