Mongolfiera, due scoppi e poi la caduta: tutti i feriti sono stati dimessi e non è stata aperta alcuna indagine in procura
Cassina Rizzardi Il cestello ha colpito i cavi dell’alta tensione, causando le esplosioni. L’atterraggio di fortuna. Fortunatamente illesi i due turisti messicani, ferite lievi per il pilota
Un primo botto. La mongolfiera che rimane sospesa in aria per qualche secondo, sotto gli occhi degli abitanti che piano piano si affacciano alle finestre, escono sui balconi e nei giardini, fermano le macchine in strada. «Ma così rischiano di prenderli ancora (i cavi dell’alta tensione, ndr)», grida un uomo. Nemmeno il tempo di finire la frase ed ecco il secondo botto, una fiammata, e il pallone che si sgonfia e precipita.
Sono stati attimi di forte tensione quelli che nella serata di mercoledì hanno coinvolto gli abitanti di Cassina Rizzardi. Ora, mentre stiamo riguardando i video dell’accaduto, ascoltandone le voci ed i commenti, possiamo farlo a cuor leggero, già sapendo che nulla di grave è accaduto. Ma mercoledì sera la paura è stata tanta, udibile dal tono della voce dei presenti. I carabinieri di Lurate Caccivio hanno anche ricostruito gli attimi successivi all’accaduto, verificando le condizioni delle tre persone che erano a bordo. Stanno tutti bene.
La dinamica
Sia il pilota, Raffaele Moscara, 38 anni residente a Monguzzo, della società BalloonTour che aveva organizzato il volo, sia i due giovani turisti messicani che avevano deciso di “firmare” la loro vacanza sul Lario con quell’esperienza emozionante, silenziosa, fatta sfilando tra terra e cielo. L’epilogo non è stato quello sperato.
I due turisti, una coppia lei di 25 anni e lui di 23, sono stati soccorsi e portati al Sant’Anna ma non avevano ferite serie ed hanno quindi lasciato subito l’ospedale, sostanzialmente illesi. L’uomo che governava il pallone, invece, è stato trasportato al pronto soccorso in codice giallo. Ma anche lui, per fortuna, è stato dimesso con una prognosi minima di tre giorni. Un epilogo senza alcuna conseguenza, dunque, che – dalle immagini – era francamente difficile prevedere.
Brevetto regolare
Anche la procura, nel turno che fa capo al pm Simona De Salvo, non ha al momento aperto alcun fascicolo. Alla fine non si sono registrati feriti, il pilota aveva un regolare brevetto, anche la società era in regola e assicurata. Non si configurano dunque ipotesi di reato in attesa che vengano ultimati i rilievi.
Quello che rimane, ed è difficile cancellare, è lo spavento delle persone che stavano assistendo a quello spettacolo da film, con fiammate e due botti che hanno prima “ferito” poi fatto precipitare al suolo la Mongolfiera che ha finito la sua corsa a ridosso di una cancellata di una proprietà privata. Poteva andare molto peggio.
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