Nessuno vuole comprare lo Sporting. La minoranza: «Un danno per il paese»
Canzo Bar, ristorante e pizzeria sono chiusi dal 2009, ma nessun acquirente si è fatto avanti. Locci: «Perde valore per incapacità dell’amministrazione». Nava: «Il prezzo non può scendere»
Dopo quattordici anni si parla ancora della vendita dello Sporting, argomento emerso nel corso dell’ultimo consiglio comunale in paese.
La struttura di proprietà del comune - un bar, ristorante, con pizzeria - è chiusa dal 2009, da allora le diverse amministrazioni hanno cercato di vendere l’edificio ma non si è mai riusciti a trovare un acquirente serio interessato, mentre le varie gestioni precedenti si sono rivelate fallimentari.
Le possibilità
Intanto l’edificio perde valore diventando sempre più anziano, l’ultimo tentativo di vendita è stato fatto per una cifra attorno ai 400 mila euro senza fortuna, bisogna anche ammettere che negli ultimi anni la crisi pandemica ha sicuramente reso ancora più difficile trovare una soluzione.
Per lo Sporting si sono cercate diverse formule di vendita: dall’edificio con il vicino bocciodromo e i terreni, all’edificio con i terreni fino al solo Sporting, cercando sempre di abbassare il prezzo.
Durante l’ultimo consiglio comunale il capogruppo della minoranza di “Viviamo Canzo” Luciano Locci ha criticato l’irresolutezza degli ultimi anni: «Ci sembra un problema irrisolto che si trascina ormai da dieci anni, per una incapacità dell’amministrazione, determinando una perdita di valore dello stabile. Si potrebbe pensare quantomeno ad un affitto calmierato per cercare di avere degli utili. Ci sembra strano non interessi i privati e non ci sia almeno una trattativa».
Paolo Creatini dell’altra minoranza consiliare di “Canzo più”, commentando il piano delle alienazioni del paese che comprende appunto ancora lo Sporting, ha chiesto delucidazioni: «Noi siamo a favore della vendita dello Sporting, non è compito di un’amministrazione gestire l’affitto di un’area. Siamo stati comunque contrari all’operazione di frazionamento dell’area con l’esclusione del terreno esterno dalla vendita: questa scelta per noi ha tolto appetibilità all’area». Il sindaco di Canzo Giulio Nava ha cercato di chiarire tutta la situazione.
Chiarimenti
«Per quanto riguarda lo Sporting abbiamo un prezzo attribuito dall’Agenzia delle entrate e non possiamo scendere sotto quella cifra, allo stesso modo non possiamo fare un affitto calmierato. In ogni caso tutte le gestioni succedutesi si sono dimostrate fallimentari. Abbiamo avuto delle persone interessate ma poi il problema è legato al prezzo».
Rispondendo poi al capogruppo Creatini: «La decisione di frazionare l’area dello Sporting è stata fatta per ridurre il prezzo che è passato da 700mila euro circa a 400mila, logico pensare che un costo minore venga ritenuto più appetibile».
La struttura dello Sporting rimane quindi un nodo irrisolto per quanto riguarda l’amministrazione Canzese.
Inutile dire che la volontà resta quella di cedere l’area nella speranza che qualcuno si faccia avanti.
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