Nove milioni del Pnrr da spendere in opere a Erba. Lanciato lo sprint per non perderli
Il caso Rinnovamento tecnologico delle scuole, interventi tra Bova e Lambro, Villa Ceriani. A Erba in partenza 31 progetti. Istituita una squadra di professionisti per rispettare i tempi
Dalle opere di ristrutturazione al rinnovamento tecnologico delle scuole, passando per la messa in sicurezza dei torrenti e la digitalizzazione. Il Pnrr a Erba vale complessivamente 9 milioni di euro suddivisi in 31 progetti: è partita la corsa del Comune, dell’amministrazione provinciale e degli istituti scolastici per rispettare le tempistiche e completare le opere in tempo.
A livello italiano, il Piano nazionale di ripresa e resilienza vale complessivamente 191,5 miliardi di euro tra finanziamenti a fondo perduto e prestiti. La sfida, per un Paese che sconta ritardi cronici in ogni campo, è portare a termine i progetti entro i termini: le scadenze sono serrate ma non tutti i protagonisti - basi pensare ai piccoli Comuni o alle singole scuole - hanno le professionalità e le capacità necessarie per gestire questa fase.
L’amministrazione erbese ha istituto una squadra di professionisti - che comprende dirigenti e funzionari - per monitorare l’andamento del Pnrr. Secondo gli ultimi rilevamenti della Fondazione Openpolis, che tiene conto di tutti gli attori chiamati a investire sul territorio erbese, in città ci sono da spendere nove milioni di euro suddivisi in 31 progetti.
Quello più importante riguarda il restauro conservativo e il recupero funzionale di Villa Ceriani a Crevenna, che vale da solo 5 milioni di euro.
Entro il 2026
Tutto andrà concluso entro il 2026 e l’avvio del cantiere è ancora lontano, ma l’assessore ai lavori pubblici e alla cultura Paolo Farano mostra ottimismo: «Nelle scorse settimane - ricorda - abbiamo appaltato la progettazione esecutiva dell’intervento a uno studio professionale, nella seconda parte del 2023 avremo in mano le carte e potremo aprire la gara d’appalto per il cantiere. Per ora il cronoprogramma è rispettato».
Spiccano per entità interventi di cui si occupa la Provincia di Como e che interessano le scuole superiori della città: al liceo Galilei è prevista la sostituzione dei serramenti e degli oscuranti per 1,26 milioni di euro, all’Istituto Romagnosi il miglioramento antisismico della struttura e il risanamento delle facciate per 600mila euro, al liceo Porta interventi di adeguamento alle normative di sicurezza per 191mila euro.
Di strutture educative si occupa anche il Comune. Alle medie Puecher qualcosa è già stato fatto (la sostituzione dei corpi illuminanti per 90mila euro), altri interventi sono pressoché terminati (il rifacimento della copertura della palestra di via Riazzolo).
Laboratori
Le stesse scuole, a partire dall’Istituto Puecher per arrivare alle superiori, hanno migliaia di euro da investire per implementare la dotazione tecnologica e realizzare o rinnovare i laboratori tecnologici.
Sul fronte idrogeologico, 50mila euro dei fondi Pnrr sono destinati alla messa in sicurezza del punto di incontro fra il torrente Lambrone e il torrente Bova. Circa 300mila euro, divisi in diversi capitoli, servono per l’implementazione tecnologica dei servizi pubblici: su questo fronte, si viaggia spediti.
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