Nuove antenne, Erba non perde tempo. La prima sarà vicina all’acquedotto
Il caso Via libera del Comune alla posa di un impianto in zona Canova sulla Arosio-Canzo. Accordo fino al 2032 con la Cellnex Italia. In cassa arriveranno 12.500 euro per ogni anno
L’amministrazione comunale ha concesso alla Cellnex Italia Spa cinquanta metri quadrati di terreno a ridosso della provinciale Arosio-Canzo e del serbatoio Canova, nella frazione di Crevenna, per realizzare una nuova antenna telefonica.
A fronte dell’accordo, valido fino al 2032, Palazzo Majnoni incasserà un canone annuo di 12.500 euro.
L’accordo è stato illustrato in giunta da Matteo Redaelli, assessore all’edilizia pubblica e privata. «La premessa - dice - è che la legge dà massima libertà alle compagnie telefoniche per l’installazione di antenne, a patto che rispettino il piano elettromagnetico comunale. Il Comune può solo cercare di mettere a disposizione terreni pubblici, il più possibile distanti dai nuclei abitati, per evitare che le antenne vengano realizzate magari in mezzo a diversi condomini».
Il vantaggio
In questo caso, continua, «la compagnia ha valutato di interesse il terreno a ridosso dell’Arosio-Canzo che abbiamo proposto. Il vantaggio, rispetto ai terreni privati su cui non abbiamo alcun controllo, è che in questo caso i guadagni per l’affitto del terreno vengono incassati dal pubblico, dunque da tutti i cittadini». La concessione del terreno alla Cellnex Italia Spa segue la pubblicazione, avvenuta pochi giorni fa, del piano di localizzazione delle reti di telecomunicazione per l’anno 2023 presentato dai principali gestori telefonici. Iliad Italia Spa, Opnet Spa, Fastweb Air Srl, Vodafone Italia Spa e Wind Tre Spa contano di installare nel 2023 otto nuove antenne (gran parte su pali già esistenti) e di adeguarne tre già esistenti.
Sul terreno concesso alla Cellnex, specializzata nella realizzazione di infrastrutture per le telecomunicazioni, si tratterà invece di innalzare da zero la torre su cui verranno poi attaccati i ripetitori di una o più compagnie .
Il precedente di Arcellasco
L’ultima torre innalzata su suolo pubblico è stata quella di fianco al cimitero di Arcellasco nel 2016: i residenti raccolsero 270 firme cercare di bloccare il progetto.
Su suolo comunale è anche l’antenna “maledetta” del parcheggio di via Trieste, crollata per due volte a causa del vent sul tetto della sede del Lariosoccorso; in seguito, su richiesta del sindaco Veronica Airoldi, è stata spostata in un punto più defilato. Lo scorso anno, a poche decine di metri in linea d’aria, è stata innalzata una seconda antenna su terreni concessi dai privati.
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