Operazione antidroga: arresti e patteggiamenti per spaccio. «Maggiori controlli in stazione»
ErbaSarà garantita la presenza di due uomini a scopo di prevenzione. Giglio: «Collaborazione vincente tra comandi provinciali e polizia»
L’udienza in tribunale a Como, la conferenza stampa al comando di Erba. Ieri si è chiuso il cerchio dell’operazione antidroga effettuata la scorsa settimana dagli agenti di Erba, Como, Cantù e Mariano Comense in collaborazione con la Polfer alla stazione di piazza Padania che ha portato all’arresto di tre spacciatori.
L’operazione risale al 24 novembre, il giorno dopo c’è stato il processo con rito direttissimo che si è chiuso con la richiesta dei termini a difesa. Ieri il ritorno in aula: Modou Faye, erbese di 21 anni, ha patteggiato 7 mesi e 10 giorni; Amar Toure (22 anni, residente a Lambrugo) e Mohamed Bachir Cisse (19 anni, residente ad Albavilla) hanno patteggiato 10 mesi e 10 giorni. Nessuna aggravante per cessione di stupefacenti ai minori, la pena è stata sospesa.
Collaborazione
Il comandante della polizia locale Giovanni Marco Giglio, insieme al vicesindaco Sofia Grippo, ha chiarito ieri il contesto dell’operazione con i colleghi di Como, Mariano Comense e Cantù e ai rappresentanti della Polfer che hanno partecipato all’operazione coordinata dall’agente erbese Fiorella Mandaglio. Determinante la partecipazione della X-Plorer, l’azienda privata che ha fornito i cani antidroga.
«La collaborazione con gli altri comandi provinciali e con la polizia di stato è vincente - ha detto Giglio - e spero ci sia la volontà politica di proseguire. Nel 2022, insieme, abbiamo effettuato molte operazioni: posti di controllo serali con la bonifica di 104 veicoli, 26 soggetti individuati dai cani come assuntori di stupefacenti, tre sequestri di stupefacenti per uso personale in stazione». Senza contare i controlli all’interno e all’esterno delle scuole. I tre spacciatori fermati la scorsa settimana avevano con sé 54 dosi di hashish.
Perquisizioni
Gli agenti hanno raccontato che si tratta di ragazzi di origine straniera perfettamente integrati, che utilizzano i proventi dello spaccio per acquistare vestiti e oggetti di lusso; le famiglie erano all’oscuro, le perquisizioni domiciliari non hanno dato riscontri.
Gli smartphone, al contrario, erano pieni di messaggi e fotografie relative alla loro attività. All’operazione hanno preso parte 16 uomini, dieci agenti della polizia locale e sei della Polfer.
«Come richiesto dalla nuova amministrazione - ha concluso Giglio - ci focalizzeremo sempre più sulla stazione. A breve aprirà lì un presidio fisso con due uomini per fare prevenzione, avremo un computer messo a disposizione dalle ferrovie per vedere in diretta le immagini delle telecamere di sorveglianze poste sulle banchine».
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