Ospedale di Erba, chiarimenti in arrivo. Sindacati e sindaco stringono i tempi
Erba «I cambiamenti possono rappresentare un’opportunità. Bene ha fatto Caprani a muoversi»
I sindacati incontreranno i dipendenti per fare il punto della situazione, il sindaco Mauro Caprani parlerà direttamente con i rappresentanti della Provincia Lombardo Veneta dei Fatebenefratelli. Questa settimana arriveranno forse i chiarimenti tanto attesi sul futuro dell’ospedale di Erba: intanto la possibile vendita della struttura al Gruppo San Donato tiene banco tra i politici.
Ieri si è alzata la voce di Erba Civica, il primo gruppo di minoranza in consiglio comunale. «Stiamo seguendo sotto traccia da un paio di mesi - dice il consigliere Giorgio Berna - le voci e le indiscrezioni che si rincorrono intorno alla vendita dell’ospedale Fatebenefratelli ad un gruppo privato, non senza preoccupazioni. Le difficoltà di gestione negli ultimi anni erano note e hanno costretto la proprietà a fare i salti mortali per mantenere il servizio senza far ricadere sugli utenti le conseguenze negative di questa situazione».
Le difficoltà, ricorda Berna, sono effetto della natura di un ospedale classificato «che non gode - in ragione della sua natura formalmente privata - dello status di ospedale pubblico e di tutte le provvidenze finanziarie ad esso connesse, pur essendo vincolato a numerosi limiti e incombenze sulla base di apposite convenzioni, e senza, di contro, poter godere della piena libertà organizzativa e funzionale degli ospedali privati che invece di questi tempi prosperano».
Spiacerebbe per la fine di una storia di assistenza sanitaria basata su valori umani importanti, ma allo stesso tempo - dice Berna - «i cambiamenti possono rappresentare anche un’opportunità da saper cogliere per una possibile miglior organizzazione manageriale e un possibile miglior livello di competenza e professionalità, fino alla possibilità di programmare il futuro uscendo dallo stato di incertezza che ha caratterizzato gli ultimi anni».
A questo proposito «bene ha fatto il sindaco Caprani a muoversi, seppur con un certo ritardo, ma gli rivolgiamo un appello: coinvolga il consiglio comunale, attraverso la conferenza dei capigruppo o una commissione ad hoc. Le riunisca subito per informare e condividere una giusta strategia, evitando che ogni soggetto politico imbocchi strade diverse e in contrapposizione».
L’invito al primo cittadino, che ha già in agenda un incontro con la Provincia Lombardo Veneta, è a «tenere i contatti con la proprietà dell’ospedale, le istituzioni, i consiglieri regionali e i parlamentari lariani, le organizzazioni sindacali: faccia in modo che tutti facciano la loro parte insieme».
Molto attento al tema è anche il Pd. Il Circolo erbese segue la questione preoccupato per il futuro dei dipendenti e per la possibile perdita di servizi essenziali, mentre il consigliere regionale Angelo Orsenigo è andato oltre chiedendo formalmente all’assessore al welfare Guido Bertolaso di affrontare il tema il commissione sanità. Anche Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera, guarda con preoccupazione al futuro dell’ospedale di Erba: il rischio è che venga meno un altro tassello della sanità comasca.
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