Palazzo Zaffiro Isacco, cadono calcinacci. Chiusa la sala conferenze della biblioteca
Merone Non si potrà intervenire subito: la convenzione con il Comune è scaduta a inizio aprile. Vanossi: «Chiederemo l’usufrutto trentennale». Romani: «Già avviato l’iter per il rinnovo»
Chiusa una sala di Palazzo Zaffiro Isacco, quella utilizzata per le conferenze e le attività della biblioteca. C’è un problema di distacco di calcinacci dal soffitto e il passaggio di percolato legato probabilmente anche alla presenza di piccioni nel sottotetto.
Si tratta però di un intervento di un certo rilievo, ma per quanto riguarda il palazzo la questione è più ampia perché in questo momento non c’è una convenzione con il Comune: scaduta ad inizio aprile. La biblioteca è all’interno senza un contratto, per questo motivo manca anche chi possa intervenire perché la struttura è ancora utilizzata come comunale, ma in realtà manca un accordo.
Usufrutto
Si discute di un usufrutto per 30 anni, l’idea dell’amministrazione è di fare opere per 300 mila euro in modo da pagare l’utilizzo degli spazi. Le opere riguarderanno la manutenzione straordinaria che con un comodato d’uso diventava più difficile fare. Ma per l’usufrutto occorre tempo quindi si potrebbe cercare un’altra formula, tornando appunto al comodato per intervenire.
Il sindaco di Merone Giovanni Vanossi spiega cos’è accaduto: «Per quanto riguarda la sala conferenze di Palazzo Zaffiro Isacco c’è un problema di infiltrazioni dal tetto, e un foro nel contro-soffitto da cui è sceso del materiale. Dobbiamo entrare nel sottotetto per vedere cosa è accaduto e sistemare. Prima però dobbiamo valutare con la fondazione che è proprietaria della struttura il rinnovo della convenzione, abbiamo degli incontri a breve, attualmente non abbiamo titolo per intervenire perché la convenzione è scaduta il primo aprile».
L’intenzione
E ha aggiunto: «La nostra intenzione sarebbe di chiedere un usufrutto del palazzo in diritto trentennale per 300mila euro da usare per lavori, questo ci permetterebbe di fare anche degli interventi di manutenzione straordinaria. Abbiamo già chiesto alla Soprintendenza e stiamo parlando con il notaio, chiaramente ora dobbiamo velocizzare e capire come fare perché comunque l’usufrutto ha i suoi tempi, potrebbe essere il caso di fare un nuovo comodato gratuito per un periodo o di concordarsi con la fondazione per fare almeno questi lavori. Per ora comunque abbiamo l’aula magna delle scuole che si può utilizzare per le attività precedentemebnte realizzate all’interno della sala della biblioteca».
Il presidente della Fondazione Zaffiro e Isacco Fabrizio Romani che si occupa sia della scuola dell’infanzia che del palazzo spiega: «Il contratto di comodato è scaduto, abbiamo iniziato l’iter e per il rinnovo con un sopralluogo congiunto tra i tecnici pochi giorni fa, stiamo aspettando la documentazione per poi capire come procedere. Da parte nostra c’è massima disponibilità ad accelerare i tempi».
E prosegue: «Abbiamo constatato la presenza di materiale staccato dal soffitto nella sala conferenze, purtroppo sopra entrano i piccioni e c’è del percolato che finisce nella sala. Anche per motivi igienici, oltre che per motivi di sicurezza, si è deciso di chiudere la sala. Da parte nostra c’è pronto un testo per il comodato d’uso gratuito, che siamo disponibilissimi a firmare, o si può cercare altre formule, c’è massima collaborazione nel tentare nel trovare una soluzione per riaprire il prima possibile la sala».
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