Parco “Cristina Mazzotti”. C’è il via libera
Nulla osta Sì della Prefettura all’intitolazione. L’area verde ricorderà la ragazza rapita e uccisa ma anche tutte le vittime della mafia
La Prefettura di Como ha dato il via libera all’intitolazione del parco di Crevenna a Cristina Mazzotti e ai martiri della mafia. Il nulla osta è arrivato mercoledì, a due mesi dalla deliberazione della giunta di Mauro Caprani. L’amministrazione organizzerà una cerimonia nel mese di ottobre, coinvolgendo anche e soprattutto i ragazzi delle scuole: «Il primo obiettivo - dice l’assessore alla legalità Matteo Redaelli - è far conoscere la storia della ragazza rapita e uccisa dalla ‘ndrangheta alle generazioni più giovani».
Il primo passo verso l’intitolazione risale al 20 maggio 2024. Quel giorno, su proposta dell’assessore Redaelli, la giunta ha deliberato di intitolare il parco di via Foscolo, a pochi passi da Villa Ceriani e dal liceo Porta, alla memoria di Mazzotti e dei martiri della mafia.
«Già nel 2022 - ricorda Redaelli - la Provincia di Como aveva invitato i sindaci a dedicare un luogo ai martiri della mafia, ma l’amministrazione di Veronica Airoldi non era riuscita a individuare un sito perché le elezioni comunali erano dietro l’angolo. Abbiamo ripreso quell’impegno e abbiamo deciso di andare oltre». Gli erbesi sono ancora legati al ricordo di Cristina, rapita e uccisa dalla ‘ndrangheta nell’estate del 1975. La giovane trascorreva l’estate nella sua villa di Eupilio, dove è stata sequestrata, ma frequentava la città in cui aveva numerosi amici.
«Ho pensato di intitolare il parco prima di tutto lei, certo insieme agli altri martiri della mafia. I giovani erbesi frequenteranno un luogo dedicato a una ragazza che se ne è andata a soli 18 anni, rapita mentre tornava a casa dopo una serata con gli amici: sarà più facile identificarsi in lei e approfondire la sua storia, insieme al ruolo giocato dalla criminalità organizzata nei sequestri di persona».
La delibera era stata inviata alla Prefettura, insieme a una lunga relazione contenente la storia del sequestro Mazzotti e i processi che seguirono. «Da Como - dice Redaelli - è appena arrivato il via libera, siamo molto felici che l’istanza sia stata accolta. A questo punto non resta che passare ai fatti. Pensiamo di organizzare una bella cerimonia di intitolazione in autunno, probabilmente nel mese di ottobre, coinvolgendo prima di tutto i ragazzi delle scuole».
La stessa Fondazione Mazzotti, nata in memoria di Cristina e guidata dalla nipote Arianna, dedica soldi ed energie per promuovere l’educazione in tutte le sue forme, organizzando e finanziando le iniziative più disparate. La dedica di un parco, un luogo pensato per il divertimento e vissuto dai ragazzi, è certamente in linea con la missione della fondazione. Il prossimo autunno, più precisamente il 24 settembre, davanti alla Corte d’Assise di Como si aprirà un nuovo processo contro quattro presunti responsabili del rapimento Mazzotti: tra gli altri, a 49 anni di distanza, finirà a giudizio anche il boss Giuseppe Morabito, considerato uno dei mandanti del sequestro.
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