Ripartono i lavori per il museo Ezio Frigerio di Erba e si cerca un gestore

Cultura Prende corpo il progetto del grande scenografo. Il Comune pubblica l’avviso per trovare la fondazione che dovrà occuparsi della gestione di Villa Candiani

Il Comune di Erba cerca gestori per il museo di Villa Candiani progettato dallo scenografo Ezio Frigerio e dalla moglie Franca Squarciapino. L’avviso verrà pubblicato a breve, gli interessati hanno sessanta giorni di tempo per farsi avanti: l’invito è rivolto a fondazioni già esistenti con esperienza in campo culturale o a fondazioni di nuova costituzione, create appositamente per garantire il funzionamento del futuro museo artistico e teatrale. Intanto stanno per entrare nel vivo i lavori di riqualificazione della villa, il cantiere in via Crotto Rosa proseguirà fino alla fine del 2024.

Primo atto

«L’avviso pubblico - dice l’assessore alla cultura Paolo Farano - è il primo passo per garantire il funzionamento del museo una volta che i lavori di sistemazione e allestimento saranno terminati. In questa fase iniziale non siamo scesi nello specifico, si tratta di raccogliere manifestazioni di interesse da parte di fondazioni già esistenti o di sollecitare la costituzione di una nuova fondazione con i professionisti più adatti».

Dopo la morte di Frigerio, del progetto di allestimento si sta occupando direttamente Squarciapino, con la collaborazione di Farano nelle vesti di rappresentante dell’amministrazione comunale. Villa Candiani ospiterà la collezione artistica lasciata da Frigerio alla città e testimonianze del lavoro suo e della moglie in campo teatrale, ma non mancherà una sala immersiva sulla storia di Erba e del territorio.

I costi di ristrutturazione della villa sono coperti da contributi dello Stato, della Fondazione Cariplo e del Comune di Erba, la sfida sarà garantire poi la sostenibilità economica del museo. «Il Comune mette a disposizione l’immobile e parte dei fondi necessari per sistemare la villa - conferma Farano - ma poi non è prevista una contribuzione annua per il funzionamento del museo, che dovrà reggersi sulle sue gambe. Ecco perché è importante trovare una fondazione che sappia gestire un progetto simile».

Gli ingressi saranno ovviamente a pagamento, la villa si presta per l’organizzazione di laboratori artistici, mostre temporanee e tanti eventi culturali che potrebbero fruttare anche dal punto di vista economico. Ci sarà un bookshop, l’ideale sarebbe anche un bar sempre aperto per rendere Villa Candiani un luogo vivo e vissuto: è un’idea a cui tengono molto Farano e Squarciapino, ma al momento non ci sono finanziamenti per realizzare anche il bar. La ricerca di ulteriori bandi di finanziamento continua.

Il progetto

In attesa di trovare i professionisti che garantiranno il funzionamento e la sostenibilità economica del museo, i lavori a Villa Candiani stanno per entrare nel vivo. La Edilgrande di Mariano Comense, incaricata della riqualificazione, ha allestito il cantiere nel mese di agosto, tutti gli accessi che portano alla villa sono sbarrati da settimane: nel mese di settembre si partirà davvero, gli interventi si protrarranno per tutto il 2024.

Proseguiranno anche gli eventi culturali periodici della rassegna “Aspettando il museo”, voluta da Squarciapino - in collaborazione con lo storico Giorgio Mauri e con Lariofiere - per tenere accesi i riflettori sul progetto.

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