Precipita in montagna, muore a 26 anni: stamattina i funerali di Giulia Vanossi
Ponte Lambro Tragedia in Valcamonica dove venerdì mattina è stato recuperato il corpo di Giulia Vanossi. La giovane, studentessa in Medicina dell’Insubria, è caduta per 350 metri durante un’escursione in quota
È precipitata durante un’escursione in quota in Valcamonica, nel Bresciano, nella zona del bivacco Cai Macherio.
Un volo terribile di circa 350 metri è costato la vita a Giulia Vanossi, 26 anni, residente a Ponte Lambro insieme alla madre. L’incidente è avvenuto nella tarda mattinata di venerdì 9 agosto, la ragazza stava arrampicando insieme a due compagni che hanno chiesto aiuto; il corpo è stato recuperato nel pomeriggio dal Soccorso alpino della Guardia di finanza. «Per la nostra comunità è una tragedia enorme» dice il sindaco Ettore Pelucchi.
La dinamica
La ragazza, esperta e grande amante della montagna, si trovava sulla via di arrampicata Federico Giovanni Kurtz, sul Gemello settentrionale del Tredenus, a duemila metri di altitudine.
Stando alle prime ricostruzioni, sembra che una corda si sia spezzata e che la ragazza sia precipitata per circa 350 metri. Solo nelle prossime ore sarà possibile comprendere con precisione che cosa sia successo, basandosi sulle testimonianze degli escursionisti che erano con lei.
I suoi compagni hanno immediatamente chiamato i soccorsi e sono rimasti bloccati sulla parete. L’incidente è avvenuto intorno a mezzogiorno, i ragazzi sono riusciti a scendere tornando al punto di partenza solo nel tardo pomeriggio dopo essersi confrontati con i soccorritori.
Il corpo della giovane è stato recuperato invece dal Soccorso Alpino della Guardia di finanza - più in basso rispetto al punto da cui i tre escursionisti erano partiti per arrampicare - nel territorio del Comune di Cimbergo.
Il corpo è stato portato poi all’ospedale di Esine. A quel punto sono stati avvertiti i familiari, che si sono messi in viaggio verso il luogo della tragedia. Sul posto sono arrivate anche le forze dell’ordine per i rilievi e per cercare di ricostruire la dinamica dell’incidente. Studentessa di Medicina all’Università dell’Insubria, la ragazza aveva frequentato il liceo linguistico Cardinal Ferrari di Cantù.
Le sue grandi passioni
La montagna e la natura sono sempre state la sua passione: sui social media pubblicava splendide fotografie di ogni sua escursione, amava camminare ad alta quota ma era anche un’esperta di arrampicata. Era tornata da poco da una vacanza in Irlanda, nel mese di luglio aveva effettuato altre escursioni in quota per arrampicare nella Bergamasca e in Piemonte: la montagna era la sua seconda casa.
Vanossi viveva insieme alla mamma a Ponte Lambro. Nella serata di venerdì 9 la notizia della tragedia ha iniziato a circolare in paese: «Conoscevo Giulia - dice il sindaco Pelucchi, raggiunto da La Provincia - e l’ultima volta l’ho vista qualche giorno fa mentre portava a spasso il cagnolino della sua mamma. Era una bravissima ragazza, si vedeva spesso in paese, so che ha studiato medicina e che era molto appassionata di montagna, una grande amante della natura. È davvero una tragedia enorme per la nostra comunità, non posso che stringermi alla famiglia a nome di tutto il paese».
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