Prostituta sale in auto e viene rapinata
I carabinieri denunciano tre ragazzi

Marianese I giovani, di Monguzzo, erano sulla Novedratese con la macchina del papà di uno Si erano finti clienti e le hanno portato via la borsetta, che conteneva documenti e 500 euro

Prima hanno finto di essere clienti, avvicinandosi ad una prostituta lungo la Novedratese. Poi, dopo averla fatta salire in macchina – una Fiat Punto di proprietà del padre di uno dei tre – l’hanno rapinata, portandole via la borsa e i soldi (circa 500 euro) che vi erano contenuti oltre ai documenti e altri effetti personali.

Una azione violenta che rischia di costare molto caso a tre ragazzi di Monguzzo (due stupenti di 18 e 19 anni più un amico di 20 anni) che sono stati individuati dalle indagini dei carabinieri e denunciati con l’ipotesi di reato di rapina aggravata in concorso.

Aggressione notturna

Molti dettagli di questa storia non sono noti, e verranno alla luce solo con il prosieguo delle indagini. Un primo passo è però stato compiuto, ovvero l’individuazione di tre dei quattro presunti rapinatori, che è stata comunicata ieri mattina con un comunicato stampa diffuso dalla Compagnia di Cantù.

Il fatto di cronaca di cui stiamo scrivendo risale alla notte del 6 luglio scorso, intorno alle 2. I quattro giovani abbordano la ragazza, una rumena di 35 anni residente nel Milanese, lungo la Novedratese. La fanno salire, poi raggiungono una zona più appartata o comunque poco distante. Qui i ragazzi, con l’uso della forza, avrebbero costretto la vittima a consegnare loro la borsa che aveva per poi scappare. Una fuga che tuttavia non ha sortito l’effetto sperato per i malviventi, visto che la ragazza rumena sarebbe riuscita a ricordare il numero di targa per poi comunicarlo ai carabinieri della Tenenza di Mariano Comense che hanno condotto le indagini.

Le indagini

Un lavoro che ha permesso prima di risalire alla vettura utilizzata per la rapina, poi – con una successiva individuazione fotografica – ad almeno tre dei quattro giovani autori del colpo che sono stati ora denunciati alla procura di Como e che verranno indagati per il reato. A supporto della ricostruzione investigativa, ci sarebbero anche dei filmati di videosorveglianza finiti nelle mani dei militari dell’Arma che dimostrerebbero la presenza dei tre sui luoghi della rapina.

Il bottino del colpo, come detto, era stato di circa 500 euro, ovvero il contante contenuto nella borsetta con anche documenti ed effetti personali della vittima. Il fascicolo in procura – che può contare anche sulla denuncia querela della trentacinquenne che abita fuori provincia – è aperto con l’ipotesi di reato di rapina in concorso. Prosegue la caccia anche al quarto componente del gruppo di baby rapinatori.

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