Protesta a Erba: «Lavorare in Comune è molto difficile»
Lo scontro Richiesta un assemblea sulle condizioni dei dipendenti in municipio. Contestato il comportamento del sindaco
«Siamo a richiedere un incontro ai componenti del consiglio comunale al fine di esporre le problematiche emerse durante gli ultimi mesi che hanno deteriorato il clima lavorativo e la serenità dei dipendenti». Con una pec inviata mercoledì ai consiglieri di maggioranza e minoranza, i sindacati danno appuntamento ai politici lunedì 20 maggio in municipio. Per il presidente dell’assemblea, Claudio Ghislanzoni, saranno i singoli a decidere se aderire o meno all’invito.
La lettera di invito è firmata da Stefania Macrì e Giovanna Pinto (Fp Cgil), da Italo Bonaccina (Uil Fpl) e dalla Rsu del Comune di Erba. «La condotta del sindaco - scrivono - ha travalicato le normali relazioni lavorative e sindacali a partire dagli attacchi strumentali sull’operato dei dipendenti dell’ufficio lavori pubblici, sempre puntualmente smentiti dalle scriventi. Tale disprezzo si è tradotto in un deterioramento delle condizioni di benessere di tutta la compagine comunale».
Lo scontro
I sindacati tornano a citare «l’assenza di un piano per valorizzare il personale interno tramite le procedure di verticalizzazione» preferendo l’assunzione di esterni, «la mancata adozione del regolamento per gli incentivi in caso di appalti di beni servizi e forniture», l’assenza «dell’assicurazione obbligatoria per chi svolge appalti» e «l’interferenza sulle procedure di valutazione del personale», per arrivare «all’intimidazione a mezzo stampa e in sede prefettizia al personale rispetto ad un eventuale adesione allo sciopero».
Caprani non replica
Accuse gravissime di cui si è parlato il mese scorso anche in Prefettura, in un tentativo di conciliazione (fallito) condotto dal viceprefetto Diana Sessa. «In tale contesto - osservano i sindacati - non stupisce il timore di ritorsioni che il personale ci ha espresso in assemblea» e che ha portato a un tentativo di confronto con i consiglieri comunali piuttosto che allo sciopero.
L’invito è in municipio, lunedì alle 18. Il sindaco Mauro Caprani, contattato da La Provincia, ancora una volta non commenta; anche perché l’appello non è rivolto a lui, ma al consiglio comunale e in primis al presidente Claudio Ghislanzoni.
«Ho risposto a mia volta con una lettera - spiega Ghislanzoni - rilevando che tra i poteri del presidente non rientra l’organizzazione di incontri tra i componenti del consiglio e la Rsu. Non posso dunque farmi promotore ed organizzatore di tale incontro, è tuttavia prerogativa e facoltà di ciascun consigliere, quale diretto destinatario della lettera, accogliere la richiesta d’incontro così come formulata». Ognuno deciderà secondo coscienza. Difficilmente aderirà all’appello qualche consigliere di maggioranza, molto probabile la partecipazione degli esponenti di minoranza che già hanno espresso in aula preoccupazione per le tensioni che si respirano in municipio.
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