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Pusiano: la “barca Gianni Brera”, il giornalista che sognava il centro remiero
Sul lago di Pusiano aveva trovato casa e pace e qui hanno trovato ispirazione alcuni dei libri più noti. Ora i dirigenti della struttura lo hanno voluto ricordare
Piaceva tanto il lago di Pusiano a Gianni Brera, il più celebrato giornalista sportivo italiano, lo scrittore, personaggio con galeotta e assidua frequentazione della buona tavola e del bere sapiente, di cui era grande esperto.
Venne a fare la casa sulla sponda sudorientale di Garbagnate Rota , frazione di Bosisio Parini. Qui veniva a trascorrere il tempo libero, “rigenerare il carrello” come diceva lui, dedicandosi a battute di pesca (amava anche quella) in barca.
Penna gloriosa
Sulla riva del Vago Eupili el Gioân” scrisse i suoi libri più belli, “Naso bugiardo”, “Il corpo della ragassa”, nei quali c’è tutto l’amore, la passione , la conoscenza dei suoi luoghi, da dove discende la sua famiglia: San Zenone: “Lì dove l’Olona entra nel grande padre Po». Questi luoghi erano, ovviamente in cima, alla classifica dei suoi amori, “plebei”, come ancora diceva lui.
Poi veniva il “Pusiano”, che quando il vento soffiava e l’onda batteva forte lo vedeva bello e romantico. Ebbene, il Centro Remiero Lago di Pusiano, sulla sponda di Eupilio, lo ha ricordato dedicandogli una modernissima barca da gara che spinta dai remi solcherà le acque del lago, dove si svolge l’attività del sodalizio: una bella realtà che ha portato sviluppo e frequentazioni da tutto il mondo.
Assieme “al Gioân” è stato ricordato, sempre con la dedicazione di una barca, l’architetto Enrico Freyrie, uno dei principali protagonisti della importante azienda di Eupilio che ha prodotto per decenni i famosi sci Freyrie, prima da neve poi come sci nautici, che tra l’altro hanno scivolato pure loro sulle acque del “Pusiano”, in gare e in allenamenti.
L’architetto
Anche Freyrie amava questi luoghi, in particolare la collina che si alza dalla riva settentrionale fino alle pendici del Cornizzolo. Su questi dossi si sviluppò già dall’Ottocento la famosa tenuta Sant’Anna, che guarda sul lago e dove allignava la vite del Bianco di Sant’Anna, l’ideale per accompagnare il persico e il riso, piatto che ancora rallegra epiglottide degli “attavolati” nei ristoranti vicini.
L’amore di Brera per il “Pusiano” fu uno dei passi più saporiti di un’intervista che concesse a chi scrive nel lontano 1975 e apparsa su questo giornale: «Queste acque sono molto buone per il canottaggio. Mi sono anche offerto di curare gratis l’ufficio stampa, della Federazione nazionale di canottaggio, nel caso voglia fare lì un centro. Ma vede, anche lì, quando l’ho proposto è uscito il solito furbastro romano che ha detto “Ho capito perché voi lì er centro, perché lì cciai la villa”, come se mi venisse vantaggio. Il canottaggio è sport che amo, perché i miei antenati sicuramente remarono sulle galere. Eravamo di fiume, mi ricordo quando ho imparato a prendere un remo in mano che subito mi sono ritrovane sull’acqua e nell’acqua. Ora lì un centro sarebbe splendido perché sono convinto che il canottaggio, che è il nostro sport nazionale mancato»
Il grande sogno di Brera è diventato una bella realtà e una barca porta il suo nome. Sarebbe molto contento se fosse ancora qui, sulla “riva romantica”.
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