Quando Erba era in Africa: i tesori dei vecchi atlanti

La curiosità La città brianzola compare tre volte nelle pagine di un prezioso atlante tedesco pubblicato nel 1903

Qualche volta capita di fare qualche deliziosa scoperta, per esempio quella con cui abbiamo trovato che nel mondo di Erba ve ne sono tre, o forse è meglio dire “erano tre” solo una volta, ma nemmeno tanto tempo fa.

La strana rivelazione è avvenuta nella consultazione di un prezioso atlante tedesco pubblicato nel 1903, uscito dalla sottile polvere depositata dal tempo e quindi avvenimento assai gradito. Perché più che un volume questo atlante è un monumento, di grande dimensione e con fogli di carta che un tempo si chiamava pergamena. E’ poi una cosa avvincente osservare la preziosità della grafica, con tutti i nomi, anche quelli dei luoghi più piccoli, scritti con caratteri antichi.

Davanti a tanta bellezza ci siamo detti: «Vediamo se questo atlante riporta anche la nostra Erba». Scorrendo l’indice in ordine alfabetico con oltre 190 mila paesi e città abbiamo scoperto che Erba è indicata tre volte, con il numero della pagina e le coordinate. Facile è stato andare a scovare la nostra. E’ a pagina 16, il foglio de l’Italia settentrionale. Ma le altre? L’indagine si è fatta assai complicata. L’indice informava che ambedue le altre Erba sono sul foglio numero 70, ovvero quello dell’Africa settentrionale e orientale: Egitto, Sudan, Etiopia, Eritrea e via dicendo. La cartina però presenta una miriade di nomi di paesi, di città, fiumi, laghi, monti da noi, ma certamente anche di oasi nel deserto nubiano.

Le coordinate indicavano che le due Erba, una indicata come J.Erba si trovavano nel sud del Sudan, praticamente in Nubia, quasi sulla costa del Mar Rosso. E’ stata necessaria una buona lente per scovarle. Ma le abbiamo trovate, con nostro grande gradimento. La “J” indicherebbe che questa Erba fosse un’oasi. L’altra ha vicino “2280”, quindi dovrebbe essere un monte elevato e affacciato sul Mar Rosso.

Che ne è ora delle due Erba della Nubia? Negli atlanti, almeno da quelli consultati da noi, non ci sono. Nemmeno Google Maps le dà. Probabilmente una era solo un’oasi poi inghiottita dalla sabbia del deserto. Ma l’altra è un’”amba” di duemila metri. Quindi dovrebbe essere indicata. È’ però sconfortante osservare come il computer ci riporta mappe delle varie aree desertiche Nubiane con solo qualche nome, mentre il vecchio atlante germanico precisa più luoghi addirittura in un paio di centimetri quadrati.

Il deserto avrà pure distrutto le oasi ma anche la geografia computerizzata è incompleta ed approssimativa. Ma nelle mappe ora su Internet sono ben indicate pizzerie, centri commerciali, centri benessere, ristoranti, mentre mancano fiumi e ferrovie, figuriamo se prendono in considerazione le oasi.

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