Raid degli anarchici a Erba: muri imbrattati
con insulti e minacce
Presa di mira l’associazione Lo Snodo che sabato avrebbe dovuto pulire le scritte di un anno fa. Prese di mira la Chiesa e le forze dell’ordine
A un anno di distanza, gli anarchici imbrattatori tornano a colpire in via Turati con le bombolette spray. Nuovi slogan sono comparsi sui muri delle abitazioni, c’è anche una minaccia all’associazione giovanile Lo Snodo che questo pomeriggio ha in programma la pulizia dei muri. I ragazzi hanno sporto denuncia e confermano l’appuntamento.
Ripetitivi
I graffiti, realizzati nella notte fra giovedì e venerdì, sono visibili sui muri già colpiti lo scorso anno (l’ultimo raid notturno risale alla notte fra il 7 e l’8 giugno 2023): alcuni erano stati sistemati dai proprietari, altri verranno puliti questo pomeriggio da Lo Snodo che ha offerto la propria disponibilità ai condomini.
Una scritta recita «Giù le mani dalle scritte o Lo Snodo brucia». La minaccia arriva a poche ore dall’appuntamento con rulli e pennelli per pulire i muri. Simone Pelucchi, presidente dell’associazione, ha sporto denuncia ai carabinieri: «Il dissenso e la possibilità di manifestarlo sono la base di una democrazia sana - dice - tuttavia imbrattare edifici e minacciare in modo anonimo è un atto non accettabile che genera degrado e odio».
Lo Snodo conferma l’appuntamento per oggi alle 14: «Chiunque crede che la democrazia sia partecipazione a volto scoperto, a prescindere dalle idee di ognuno, può unirsi a noi».
Tra le nuove scritte si trovano simboli anarchici, slogan contro la polizia e a favore della Palestina libera, un invito a boicottare Fiocchi (il riferimento è probabilmente all’eurodeputato Pietro Fiocchi di Fratelli d’Italia). Imbrattata anche una vetrina degli uffici di Radio Maria, con riferimenti a Papa Francesco, su un’altra casa campeggia lo slogan “Aborto libero” affiancato dal simbolo dell’anarchia.
I carabinieri sono arrivati di prima mattina in via Turati per effettuare i rilievi e parlare con i residenti. «Siamo vicini ai cittadini nuovamente parte lesa - dice il vicesindaco Sofia Grippo, che ha la delega alla sicurezza e alle politiche giovanili - e invitiamo tutti a sporgere nuovamente querela. Dopo le minacce di morte dello scorso anno al deputato Eugenio Zoffili, ora quelle contro l’associazione Lo Snodo: non è accettabile».
Solidarietà
Per Zoffili l’ennesimo raid anarchico «rappresenta un attacco diretto non solo al decoro urbano, ma anche ai valori condivisi dello Stato, delle forze dell’ordine e della Chiesa cattolica. Questa mattina ho sentito telefonicamente il prefetto e il comandante provinciale dei carabinieri che stanno lavorando con grande professionalità al caso - afferma - la mia solidarietà va agli erbesi colpiti dal raid e a tutti coloro che sono stati insultati e gravemente minacciati da questi criminali che non resteranno impuniti. Li aspetto in Tribunale».
Claudio Ghislanzoni, nelle vesti di presidente del consiglio comunale, trova vergognoso «che persone senza il minimo rispetto della proprietà altrui, del tutto privi di capacità di confronto, pensino di potere utilizzare i muri dei condomini erbesi per scrivere minacce di morte. Tanto più nei confronti di ragazzi responsabili solamente di essersi resi disponibili a cancellarle. Auspico che siano immediatamente cancellate per evitare agli erbesi l’affronto di doverle ulteriormente sopportare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA