Razzìa dei ladri nella casa dell’ex monastero
Lambrugo Il racconto: «Eravamo nell’appartamento a fianco, non abbiamo sentito nulla». Forzata una finestra per entrare, abitazione messa sottosopra
Ladri in azione proprio sotto la torre dell’antico monastero femminile di Lambrugo, dismesso alla fine del Settecento, in epoca napoleonica.
I ladri non hanno ormai alcun timore ed entrano in azione anche nel cuore del paese, in orario di tardo pomeriggio, con gran parte delle persone nelle case intente a preparare la cena.
Nel mirino uno degli appartamenti che sorgono proprio all’interno dell’area dell’antico monastero, diventata attualmente in gran parte residenziale (una parte ospita il Palazzo Municipale e una, compresa l’antica chiesa, attende da anni un’opera di recupero e restauro). Proprio sotto la torre, simbolo stesso del paese, i ladri, come raccontano i residenti ancora scossi e spaventati per l’accaduto, sono entrati in azione intorno alle 18.45 prendendo di mira uno di due appartamenti attigui, appartenenti alla stessa famiglia.
Il furto
«Mia cognata si trovava, in quel momento, a casa mia – racconta la famiglia – Le nostre case sono separate solamente da una parete e il giardino è in comune. I ladri sono passati dalla parte sul retro, quella che dà sui parcheggi del Palazzo Municipale. Non ci siamo accorti di nulla in un primo momento».
I ladri, approfittando del buio, sono saliti da una stradina pedonale, che anni fa le famiglie avevano concesso al Comune, come passaggio proprio per raggiungere l’area della chiesa dismessa del monastero.
Arrivati all’abitazione, hanno usato le solite tecniche che vengono messe in campo dai ladri: con un trapano hanno forato un infisso scardinando il meccanismo di chiusura, poi, probabilmente con un piede di porco, lo hanno forzato e sono entrati nell’abitazione.
Hanno messo tutto a soqquadro, cercando nei cassetti e negli armadi gioielli o soldi, ma non c’era praticamente nulla. Solo alcuni contanti nel portafoglio della proprietaria di casa.
«Abbiamo sentito dei rumori e abbiamo acceso le luci del giardino – prosegue la famiglia nel racconto – Credo che fossero ancora in casa: sono però scappati e abbiamo potuto constatare i danni che hanno fatto. La mattina seguente abbiamo trovato nel giardino del parcheggio una cassettina di sicurezza di mia cognata, che però non conteneva nulla. Restano il danno all’infisso e la paura per quello che è accaduto».
Le reazioni
I residenti sottolineano il problema della stradina, concessa al Comune, e mai illuminata: «Da anni, a più riprese, chiediamo che venga rispettata la convenzione – chiosa – Abbiamo chiesto un ulteriore incontro per sollecitare. Magari il furto sarebbe avvenuto comunque, ma con quella stradina illuminata, forse avrebbero avuto più difficoltà».
È stata sporta denuncia ai Carabinieri e, con l’ausilio della videosorveglianza, sono in corso le indagini per risalire agli autori. Nei giorni scorsi altri furti sono stati segnalati anche in via Lambro e in via Cascina Giulia, nella parte bassa del paese. Monta la preoccupazione in paese.
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