Rivivono i lavatoi: ospiteranno mostre
e manifestazioni
Albavilla Terminato il restauro di due strutture su tre. Erano in stato di abbandono, ora sono fruibili . Il vicesindaco: «Sono stati restituiti alla comunità»
Sono terminati i lavori per il recupero e il restauro degli antichi lavatoi del centro paese. Un tempo luoghi di aggregazione e di lavoro, dove le donne un tempo andavano con la cavagna a lavare panni e vestiti, i lavatoi tornano a nuova vita e saranno utilizzati come luoghi per mostre, eventi, manifestazioni e incontri.
A metà settimana sono finiti i cantieri del lavatoio del Priel, in piazza Fontana, e di via Mentana, a due passi dal municipio. I lavori hanno visto in primis la messa in sicurezza delle due strutture, abbandonate da decenni e che erano piuttosto fatiscenti e in pericolo.
Ripristino
Come spiega il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Roberto Ballabio, nel lavatoio di via Mentana è stato completamente rifatto il tetto che rischiava di crollare. In entrambe le strutture ci sono nuovi pluviali, sono state sistemate le vasche interne ancora in antica pietra, le luci e sono stati fatti gli allacciamenti all’acqua laddove mancavano.
Per cui in teoria potranno ancora essere utilizzato nella loro funzione naturale. Come erano rimasti fino alla fine degli anni Ottanta. «Poi sono stati completamente abbandonati – spiega Ballabio - Spesso si sono trasformati in luoghi in cui si ritrovano i ragazzi e si erano verificati anche atti di vandalismo e inciviltà. Erano quindi stati chiusi definitivamente. Ora siamo arrivati al termine del recupero e vengono restituiti alla comunità come nuovi spazi da poter utilizzare».
In tutto sono stati spesi 95mila euro: per completare l’intervento mancano solo i lavori al lavatoio della Foce: a causa della presenza di troppa acqua, le opere sono state rinviate. I lavori sono stati effettuati dall’impresa Gualazzi di Cantù. Il sindaco Giuliana Castelnuovo, mercoledì ha fatto un sopralluogo.
«Un tempo, quando non c’erano i social network, gli storici crotti albavillesi erano Facebook degli uomini, mentre i lavatoi erano come Instagram per le donne – chiosa il vicesindaco – Sono stati luoghi di aggregazione in cui ci si confrontava e si trasmettevano notizie e novità. Ora li vogliamo utilizzare come luoghi in cui valorizzare iniziative e progetti culturali e come luoghi di incontro».
Socialità
Nei lavatoi si cantava, si parlava, si spettegolava. Erano luoghi in cui poter parlare, mentre si dava mano all’olio di gomito. Luoghi anche di diverbi e di momenti di tensione, come ricordano gli anziani: non di rado magari capitava che qualche donna litigava e, nei casi peggiori, si prendevano anche per i capelli.
La magia però dei lavatoi, con il loro profumo di sapone di Marsiglia, era davvero unica. Grazie al contributo del Gal (Gruppo di Azione Locale) del Lago di Como sono quindi tornati a vivere i lavatoi del centro storico. Il Gal è una società consortile a responsabilità limitata composta da soggetti pubblici e privati; gli attori del territorio di riferimento sono: Triangolo Lariano, Valle d’Intelvi e nove Comuni limitrofi, quali Monguzzo, Maslianico, Alserio, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Lambrugo, Lurago d’Erba, Orsenigo e Figino Serenza.
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