Scoperti gli autori delle scritte anarchiche a Erba. Zoffili: «Le telecamere in città servono»
Il caso Il capogruppo leghista in Consiglio ha comunicato che sono stati denunciati due giovani. Il commento: «La prova che la videosorveglianza è importante e la renderemo più efficace»
«Ben venga l’implementazione delle telecamere di videosorveglianza. A testimonianza di quanto siano utili, vi comunico che sono stati denunciati e citati in giudizio presso il Tribunale di Como gli anarchici che hanno imbrattato i muri della città». A dare la notizia, lunedì sera in consiglio comunale, è stato il capogruppo leghista Eugenio Zoffili: alcune frasi di minaccia erano rivolte proprio contro il deputato, che si costituirà parte civile nel procedimento giudiziario.
Zoffili ha chiesto la parola in consiglio per commentare la variazione di bilancio che stanzia 15mila euro per l’implementazione del sistema di videosorveglianza.
I fondi necessari
«Ringrazio l’assessore Matteo Redaelli per questi fondi che saranno molto utili. A questo proposito - ha aggiunto a sorpresa - vi dò una notizia: le telecamere sono state fondamentali per individuare gli anarchici che hanno imbrattato i muri del municipio, della chiesa di Santa Maria Nascente, della Casa della Gioventù, della biblioteca e di tanti edifici privati in via Turati».
Le scritte sono moltissime: alcune sono state cancellate, molte altre restano ben visibili sui muri a due passi da piazza del Mercato. Le denunce presentate dagli erbesi (compresa quella di Zoffili) sono una ventina. Nello stesso periodo, alcuni slogan anarchici comparvero anche sui muri di Longone al Segrino.
Il pubblico ministero Antonio Nalesso ha disposto la citazione diretta a giudizio per i presunti responsabili Christopher Molteni e Alessandro Corradini, rispettivamente 29 anni e 28 anni, residenti il primo a Longone al Segrino e il secondo a Castelmarte.
Le accuse
Dovranno rispondere alle accuse di imbrattamento di beni immobili, diffamazione e minaccia, reati che secondo la Procura sarebbero stati commessi in concorso e in tempi diversi. Le scritte, effettivamente, sono comparse a più riprese tra i mesi di gennaio e giugno 2023.
I graffiti inneggiavano alla liberazione dell’anarchico Alfredo Cospito, attaccavano le istituzioni e le forze dell’ordine.
Il deputato leghista è stato preso di mira con scritte che recitavano “Zoffili a testa in giù, morte al fascio” e “Zoffili fascista a testa in giù”: quelle minacce comparse sui muri dei condomini di via Turati sono state cancellate nell’estate 2024 dai ragazzi dell’associazione giovanile Lo Snodo. Complessivamente sono state censite circa 70 scritte, di diverso tenore e dimensioni.
«Confido nella giustizia»
«Ora confido nella giustizia - ha proseguito il capogruppo della Lega in consiglio comunale - e sono sicuro che i responsabili pagheranno anche in solido. Ringrazio i carabinieri di Erba e di Como, in particolare i comandanti Gaetano Marco Ensabella e il colonnello Giuseppe Colizzi, per il grande lavoro che hanno svolto con gli uomini dell’Arma. La mia solidarietà va ai tanti erbesi che si sono ritrovati con i muri di casa imbrattati e che attendono un giusto risarcimento per i danni subiti».
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