Scritte sui muri. Il Comune ai privati:
cancellatele
Erba A un anno dalla comparsa degli insulti l’amministrazione annuncia un’ordinanza sul tema. Se non si provvede lo farà l’ente, rivalendosi sulle spese
A un anno dalla comparsa dei primi slogan anarchici sugli edifici pubblici e privati di Erba, buona parte delle scritte campeggiano ancora sui muri del centro città. Dopo mesi di trattative con i privati e gli amministratori di condominio, il Comune ha deciso di accelerare i tempi: verranno emesse ordinanze in base all’articolo 30 del regolamento di polizia urbana, che impone la cancellazione di scritte e disegni particolarmente offensivi.
Starà poi ai privati rivalersi sulle assicurazioni, sempre che i responsabili non vengano condannati e costretti e risarcire.
Dodici mesi fa
Le prime scritte anarchiche in centro risalgono al febbraio 2023, esattamente un anno fa: in quel caso i vandali presero di mira alcuni edifici simbolo, dal municipio ai portici di piazza del Mercato, inneggiando alla liberazione di Alfredo Cospito, condannato al 41 bis. In seguito, nei mesi di aprile e giugno, ci sono state altre azioni notturne: in quei frangenti sono stati verniciati molti muri privati, tutti affacciati sulle vie del centro, con minacce esplicite rivolte al deputato leghista Eugenio Zoffili “reo” di aver duramente condannato i raid precedenti.
Il Comune di Erba fece cancellare le scritte dagli edifici pubblici nel giro di poche ore, al pari di alcune istituzioni private come la Bcc Brianza Laghi. Sistemare le scritte comparse sui muri dell’oratorio Casa della Gioventù e della chiesa di Santa Maria Nascente ha richiesto più tempo, ma anche la parrocchia ha ripristinato lo stato di fatto.
Il punto è che in centro restano molte altre scritte, a caratteri cubitali, in particolare tra i condomini di via Turati (a due passi da piazza del Mercato).
I funzionari comunali sono in contatto da mesi con gli amministratori di condominio e i privati, la scorsa estate l’assessore ai lavori pubblici Paolo Farano ha detto a La Provincia che tutti hanno manifestato la propria disponibilità a cancellare i graffiti; in alcuni casi, i tempi si sarebbero allungati per favorire l’intervento dei periti delle assicurazioni.
Regolamento
Mesi dopo, non è cambiato niente. Nei giorni scorsi Farano e il vicesindaco Sofia Grippo, su consiglio del sindaco Mauro Caprani, hanno chiesto al comandante della polizia locale Giovanni Marco Giglio di procedere con le ordinanze per imporre la sistemazione dei muri ai sensi del regolamento comunale; se non procederanno entro i termini che verranno disposti dalla polizia locale, come previsto dallo stesso regolamento, interverrà il Comune e presenterà il conto.
«Abbiamo chiesto alla polizia locale - dicono Farano e Grippo - di procedere prima con una telefonata per avvertire i privati dell’arrivo delle ordinanze. La situazione si trascina purtroppo da molti mesi». Gli interessati sono circa quattro condomini, con decine di abitanti, e sei proprietari di immobili. «Va anche ricordato - dice Grippo - che se il responsabile o i responsabili verranno individuati e condannati, il risarcimento spetterà a loro».
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