La scuola dell’infanzia contro il Comune: «Non ci ha ancora pagato 93mila euro»
Merone Assemblea della Fondazione: «Abbiamo chiesto un decreto ingiuntivo al Tribunale». Il sindaco: «Il nostro revisore dei conti ci ha chiesto il consuntivo delle spese, che attendiamo»
Lo scontro tra la Fondazione scuola dell’infanzia Zaffiro Isacco e l’Amministrazione comunale vive di una nuova puntata.
Nella serata di lunedì all’interno della scuola si è tenuta un’assemblea partecipata in cui si è parlato diffusamente dei problemi che ormai si trascinano da diversi anni tra l’attuale amministrazione e il direttivo della Fondazione. Il presidente del Consiglio d’amministrazione della fondazione Fabrizio Romani e il vicepresidente Massimo Spinelli hanno esposto la loro posizione, tornando per altro su temi già raccolti in queste pagine.
Le contestazioni
Il problema principale per la Fondazione è il mancato pagamento di oltre 90mila euro da parte del Comune per il diritto allo studio, soldi spettanti alla scuola attraverso una convenzione: «Non ci sono state pagate parte della seconda rata del 2022, la terza rata del 2023 e la prima del 2024 per 93mila euro totali – ha spiegato Romani -. Per questo abbiamo chiesto un decreto ingiuntivo da parte dal Tribunale di Como che lo ha emesso e a cui il Comune si è opposto chiedendo anche la sospensione dell’immediata esecutività. Non è stata ancora pagata nemmeno la prima rata dell’assistenza educativa per i bambini disabili per l’anno scolastico 2023/2024. La scuola è stata supportata delle famiglie e della Banca Popolare di Sondrio».
Il presidente ha spiegato anche il perché dell’assemblea: «La fondazione, pur rimanendo estranea alle dinamiche elettorali, è stata costretta ad intervenire per tutelare la scuola e il proprio buon nome».
Ha continuato Romani in assemblea: «La Fondazione ha preparato una nuova bozza di convenzione riducendo sensibilmente gli importi dall’attuale, in linea con la richiesta dell’amministrazione. Tuttavia il Comune non ha avviato discussioni su questa bozza. Anche la convenzione per il nuovo servizio di asilo nido, avviato a settembre, è in attesa di definizione dal parte del Comune. La Fondazione ha dovuto ricorrere al Tar per sbloccare dei fondi regionali di 17.781 euro».
Da parte della fondazione si rimarca come: « ...si è mostrato una gestione economica e finanziaria virtuosa negli ultimi sette anni. Il Cda, privo di qualsiasi interesse, ha lavorato a carattere gratuito e volontario ed ha garantito la corretta gestione finanziaria e il miglior svolgimento dell’attività scolastica».
«Diminuiti i bambini iscritti»
Se da parte del Comune si rimarcava come gli alunni residenti della scuola sono passati da 95 a 41 negli ultimi sette anni, la Fondazione replica: «C’è un numero minore di nati a Merone e negli ultimi anni sono stati dati meno fondi dal comune alle famiglie in difficoltà».
«I nati sono sicuramente meno – interviene il sindaco Giovanni Vanossi – ma percentualmente i potenziali iscritti sono passati dall’80% al 55%. Molti genitori scelgono altre scuole, nonostante il Comune investa 130 mila euro ogni anno. In questi anni sono andate via insegnanti storiche e nessuno spiega il motivo. Il nostro revisore dei conti ha chiesto una rendicontazione delle spese che attendiamo. Abbiamo tolto il pulmino perché erano solo 5 o 6 ad utilizzare il servizio».
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