«Sharon, il nostro non è un addio
Fate donazioni alla pediatria»

Cabiate si appresta a dare l’ultimo saluto a Sharon Barni, la bimba di 18 mesi, morta tra le mura della sua casa in via Dante Alighieri. Perché a distanza di quattro mesi esatti dalla sua morte, martedì mattina, si svolgeranno i funerali della piccola nella chiesa dedicata a Santa Maria Nascente: le stesse arcate che hanno l’hanno vista entrare per il battesimo, l’11 maggio, alle 10, accoglieranno il suo feretro. «Il nostro non sarà mai un addio» ha dichiarato la mamma Silvia.

Così si riapre la ferita per la famiglia di Sharon il cui nome fu il primo pronunciato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’8 marzo per ricordare le donne vittime delle violenze di quegli uomini «che avrebbero dovuto proteggerle». Lo ricordano i legali della famiglia, l’avvocato Lara Citterio di Cabiate ed Elisabetta Fontana di Erba. Sono proprio loro a lanciare un appello al paese: «In vista del funerale chiediamo che la comunità locale si stringa attorno a Silvia facendole sentire i sentimenti di umana solidarietà».

«Dal male può nascere il bene - dicono ancora l’avvocato Lara Citterio con la collega Elisabetta Fontana - e questa tragedia lo dimostra: per volontà della giovane mamma si chiede alle persone che desiderano testimoniare la loro vicinanza a lei e ricordare la piccola Sharon di farlo con i fiori o, meglio, con donazioni a un’associazione onlus del territorio che da dieci anni si occupa di aiutare i bambini delle pediatrie di Cantù e di Como».

L’associazione si chiama “Silviaonlus” (sito www.silviaonlus.org) e ricorda una giovane Silvia che prematuramente ha lasciato la sua famiglia e i bambini che adorava.

«Per le donazioni l’Iban da utilizzare del conto presso la Cassa rurale di Cantù è IT80M0843051060000000960436» chiosano i legali.

(Silvia Rigamonti)