Snodo, dal sindaco di Erba accuse al collega di Ponte Lambro: «Difende l’ente del figlio»
La polemica Caprani ha scritto al presidente dell’associazione Simone Pelucchi: «Suo papà, primo cittadino di Ponte Lambro, non può sostenere l’associazione con soldi pubblici»
Il sindaco di Ponte Lambro non dovrebbe utilizzare risorse comunali per sostenere l’associazione presieduta dal figlio. Questo è il pensiero di Mauro Caprani: il subdaco erbese ha scritto una lettera dopo che l’assemblea consortile ha deciso di lasciare i ragazzi de Lo Snodo all’interno della stazione di Erba fino al 31 dicembre.
La scorsa settimana i 28 sindaci del Consorzio erbese servizi alla persona si sono scontrati sul futuro della struttura: Erba vorrebbe realizzare un centro servizi sovracomunale, altri sindaci chiedono di proseguire con le attività dei ragazzi. In vista dell’ assemblea di settembre, Caprani si rivolge al presidente de Lo Snodo Simone Pelucchi. La lettera si apre con apprezzamenti per «l’innocente tendenza al protagonismo», tipica dei giovani, poi il sindaco ricorda di non essere mai intervenuto anche quando l’associazione ha «alzato barricate per manifestare la conclamata ostilità all’insediamento di un presidio di polizia locale nello stesso stabile da voi occupato».
Si arriva presto al dunque. «Alcuni colleghi sindaci, causa la nota superiorità intellettuale di una certa parte politica unita al caldo torrido di questi giorni, non hanno colto che nella sede del Consorzio martedì erano presenti insieme padre e figlio, il sindaco di Ponte Lambro e il presidente de Lo Snodo che reclama ad alta voce un presunto diritto ad occupare spazi pubblici le cui spese di gestione sono pagate dai Comuni appartenenti Consorzio, ivi compreso quello dell’amato padre». Caprani chiede «come possa un sindaco (oltretutto di valore) essere intellettualmente così offuscato da non comprendere che, probabilmente, risorse finanziarie del Comune che lo ha da poco rieletto non dovrebbero essere utilizzate per alimentare il potere di seduzione del proprio figliolo». Segue l’invito a riflettere in vista della scelta di settembre.
«Le risorse di Ponte Lambro - replica il sindaco Ettore Pelucchi - come quelle degli altri 27 Comuni sono versate all’azienda consortile e non a una specifica associazione. Ringrazio il sindaco di Erba per il peso che sembrerebbe riconoscere al Comune di Ponte Lambro ma all’interno dell’azienda questo peso non arriva al 6 per cento. E ricordo che ogni decisione fin qui assunta è stata presa all’unanimità, compresa quella di destinare parte degli spazi della stazione alla polizia locale di Erba».
Il dato emerso, per Pelucchi, è che «i sindaci hanno manifestato chiaramente il loro sostegno alle iniziative dello Snodo e la loro volontà è quella di permettere all’associazione di continuare a utilizzare quegli spazi, riqualificati da Fondazione Cariplo e dati, per i prossimi venti anni, in comodato gratuito all’azienda consortile. Il sindaco del Comune con maggior peso non potrà fare a meno di tenerne conto».
Il presidente dell’associazione, Simone Pelucchi, ricorda che «Lo Snodo si compone di giovani e adulti volontari che spendono ore per creare qualcosa di bello sul territorio per i propri coetanei e per la comunità. Tutte le risorse economiche a disposizione vengono impegnate nella realizzazione delle iniziative. E a fronte delle spese di gestione (17mila euro in un anno e mezzo, ndr) l’attività de Lo Snodo e la sua collaborazione con gli enti pubblici (in primis il Consorzio) ha portato nell’ultimo anno oltre 150mila euro sul territorio tramite bandi».
Pelucchi ringrazia «i numerosi sindaci che si sono espressi a favore del nostro operato, attendiamo l’esito della riunione di settembre. Quanto alla polizia locale, ribadiamo il massimo apprezzamento per le forze dell’ordine: chiedevamo solo un confronto, sempre negato, per evitare di togliere un piano su due della stazione ai giovani».
© RIPRODUZIONE RISERVATA