Sormano, il cane rincorre la volpe
E scopre una grotta “sconosciuta”
Nonostante ore di ricerche al Pian del Tivano il segugio non si trova: il segnale gps risulta spento. Lo speleologo: «Quella serie di tunnel non è censita»
Rincorreva una volpe. Ma, per un curioso gioco del destino, un cane da caccia si è improvvisato ritrovato ad essere uno speleologo, “scoprendo” una nuova grotta all’interno del Pian del Tivano. Peccato che, a tutt’ora, di questo povero segugio si siano perse le tracce, nonostante la grande mobilitazione da parte dei Vigili del fuoco.
È avvenuto nel pomeriggio di domenica nel sistema sotterraneo del Triangolo Lariano che, come è noto, è uno dei più importanti d’Europa. Non ci si può certo stupire, dicono gli addetti ai lavori, di aver trovare altri collegamenti magari meno conosciuti o addirittura ignoti sulle carte.
L’allarme è scattato attorno alle 15,30 ed è andato avanti fino alle 22, sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Canzo con il Soccorso alpino fluviale, allertati dai cacciatori tra cui il proprietario dell’animale.
Secondo la ricostruzione, il cane da caccia si sarebbe lanciato all’inseguimento di una volpe mentre stava passeggiando con il suo proprietario ed alcuni amici e sarebbe quindi finito all’interno della grotta. Il cacciatore “armato” di gps ha seguito l’animale fino a quando, entrando nella grotta, il segnale è scomparso. I cacciatori sono riusciti comunque a sentire il cane lamentarsi e abbaiare all’interno del sistema di tunnel e per questo hanno chiesto l’intervento dei soccorsi.
Gli uomini del Vigili del Fuoco e del soccorso alpino fluviale si sono mossi all’interno delle grotte per individuare l’animale, nonostante il loro impegno purtroppo il cane non è stato trovato. Anche perchè non si tratta di un’area facile da raggiungere , senza contare le difficoltà logistiche nell’avanzare all’interno di tunnel che si fanno sempre più piccoli man mano che si scende in profondità. I vigili del fuoco di Canzo si sono mossi all’interno della grotta fin dove era possibile, come spiega il capo distaccamento Alessandro Marieni, che è anche un noto speleologo del Cai di Erba: «Siamo intervenuti alle 15,30 entrando nella grotta e l’intervento è durato fino alle 22. Con i vigili del fuoco di Canzo e il Soccorso alpino fluviale ci siamo mossi in una zona non banale, in una grotta non censita che è stata scoperta grazie a questo cane. Con il Cai di Erba nelle prossime settimane c’è l’intenzione di fare un intervento di verifica all’interno per capire se ci sono altri collegamenti. Noi siamo avanzati fin dove umanamente possibile alla ricerca di questo cane, non sono presenti neppure dei tratti verticali, la speranza è che l’animale sia uscito da un’altra parte. Non abbiamo sentito abbaiare e non abbiamo neppure trovato tracce del suo passaggio».
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