Superluna Blu: erano in 150 alla Colma
per ammirarla
Sormano Fenomeno raro in una serata limpida. Ripresi i lavori per completare il nuovo osservatorio. Gli Astrofili: «Speriamo negli aiuti per il planetario»
La Super Luna Blu ha portato più di 150 persone nella serata di mercoledì all’osservatorio della Colma di Sormano.
Tutti molto contenti di vedere questo particolare fenomeno con la luna più grande dell’8% al rispetto ad una normale luna piena, e più luminosa del 15%, il tutto perché più vicina alla Terra.
Il Gruppo Astrofili Brianza come sempre impegnato alla Colma in queste occasioni ha garantito l’apertura dell’osservatorio fino a circa a mezzanotte, Enrico Colzani storico componente del gruppo, è soddisfatto. «C’era molta curiosità per questa Luna più grande e in effetti abbiamo visto un 150persone presentarsi all’osservatorio, tutto si è svolto tranquillamente con code ordinate per l’osservazione».
«Da qualche anno molti giornalisti scientifici e persino alcuni astronomi hanno iniziato a chiamare le Lune al perigeo – la minima distanza dalla Terra – “Super Lune”. Una Super Luna è l’8% più grande e il 15% più luminosa di una Luna piena media. La Super Luna Blu di mercoledì sera, 30 agosto, assomigliava molto a una normale Luna piena ma tuttavia poco prima della mezzanotte in tempo universale era a poco meno di 354mila chilometri di distanza dalla Terra, rendendola la Luna piena più grande, più luminosa e più vicina dell’anno» aggiungono gli esperti con base alla Colma.
Il punto
Ma perché è chiamata Luna Blu? «L’origine deriva dall’inglese “Once in blue Moon” in riferimento ad un evento “raro”. Quando ci sono due Lune piene in un mese di calendario, la seconda è “blu”. Tali lune blu compaiono ogni 2 o 3 anni. Agosto ha avuto una Luna piena il 2 agosto e un’altra blu il 30 agosto». L’apertura dell’osservatorio è anche occasione per chiedere agli Astrofili a che punto è la realizzazione della nuova struttura con planetario recentemente presentato.
C’è grande attesa per questo impianto che qualificherà ulteriormente l’area: «In questi giorni riprenderanno i lavori rimasti fermi per il periodo estivo, poi noi prima dell’inverno posizioneremo il nuovo telescopio comprato grazie a fondi nostri e al contributo di mecenati. Il telescopio è in fase di collaudo a Saronno nella sede dell’azienda “Dieci micron” - aggiunge Colzani - Il telescopio ora presente nell’osservatorio storico sarà venduto e sostituito con un impianto per l’osservazione del sole che verrà poi collegato attraverso un cavo in fibra ottica al nuovo planetario con osservatorio».
Impegno
La speranza insomma è di essere pronti con tutto per la prossima estate: «Ci mancano dei fondi in particolare per il nuovo planetario. Ringraziamo tutti quanti per l’impegno dimostrato e ci auguriamo da parte di Regione e Provincia si sia un ulteriore sforzo per completare l’opera», conclude Colzani.
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