Tari, cento famiglie “fantasma” . E 12 imprenditori non pagano
Erba Dai controlli comunali emerge una realtà sconosciuta. Poche le situazioni sanate
Cento cittadini non risultano iscritti alla Tari e dovranno dare spiegazioni all’ufficio tributi, dodici operatori economici - già individuati nel corso di passati controlli - si ostinano a non pagare e riceveranno entro fine anno avvisi di accertamento per omessa dichiarazione. Se il bilancio comunale sconta entrate sempre più risicate, l’amministrazione comunale intensifica la lotta all’evasione. E nel mirino c’è prima di tutto la tassa rifiuti.
Nei giorni scorsi la giunta ha approvato il monitoraggio intermedio degli obiettivi, un documento che riporta i risultati conseguiti dai vari settori di Palazzo Majnoni alla luce dei traguardi posti all’inizio dell’anno dall’amministrazione. I conti finali si faranno dopo il 31 dicembre, ma già fra gennaio e luglio i funzionari dell’ufficio tributi hanno incrociato i dati dell’anagrafe con quelli della tassa rifiuti per analizzare 283 situazioni apparentemente anomale. I risultati sono molto interessanti.
Prima di tutto ci sono 101 nuclei familiari (composti da singoli cittadini o da più membri) che risiedono in città ma non risultano ancora iscritti alla Tari: sono dei “fantasmi”.
L’iscrizione non è automatica, perché gli intestatari devono fornire al Comune i dati catastali della propria abitazione e il numero degli occupanti per calcolare l’importo dovuto.
Informazioni
A ognuno di questi nuclei, precisano dall’ufficio tributi, «sarà inviata una specifica richiesta di informazioni e chiarimenti» e in molti casi seguirà un invito a iscriversi quanto prima alla tassa. E tutti gli altri controllati? I funzionari dell’ufficio tributi scrivono che «45 cittadini sono stati aggiunti a utenze domestiche già attive, aggiornando il relativo numero di componenti: si tratta di badanti, familiari o nuovi conviventi». Ovviamente i nuclei familiari che vedono crescere il numero di componenti, magari per l’arrivo di una badante, pagheranno qualcosa in più rispetto al passato.
Ci sono infine «15 posizioni in regola in quanto la relativa utenza è intestata ai proprietari dei locali» e «122 posizioni che non sono da iscrivere alla tassa rifiuti perché si tratta di nuclei familiari che nel frattempo sono emigrati da Erba, sono irreperibili o si ritrovano con la tassa rifiuti già intestata a una persona giuridica». Poi c’è il capitolo delle utenze non domestiche: negozi, aziende, uffici, pubblici esercizi e tutto quanto non sia un’abitazione residenziale.
C’è anche l’Imu
Già nei mesi scorsi l’ufficio tributi aveva individuato 16 operatori economici non iscritti alla Tari: quattro posizioni sono state sanate, 12 si ostinano a non iscriversi alla tassa rifiuti. A carico di questi 12 operatori saranno emessi avvisi d’accertamento Tari per omessa dichiarazione. «I controlli dell’ufficio tributi - ricorda l’assessore alle finanze Matteo Redaelli - non riguardano solo la tassa rifiuti, ma anche l’Imu. I funzionari hanno effettuato controlli importanti sulle aree fabbricabili, per verificare che tutti paghino».
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