Tempietto del parco sfregiato a Erba: il Comune lo rimetterà a nuovo

Il caso Scritte ovunque sui muri della struttura regalata da re Umberto I ad Achille Majnoni. L’assessore: «Stanziati 30mila euro per la pulizia, diventerà una location per matrimoni»

A nove anni dall’ultimo restauro, il Comune di Erba è pronto a sistemare il tempietto del parco Majnoni.

L’amministrazione del sindaco Mauro Caprani ha stanziato 30mila per l’intervento, l’obiettivo è cancellare le scritte che deturpano la struttura regalata da re Umberto I ad Achille Majnoni nella seconda metà dell’Ottocento.

Una volta ripristinato il decoro, sarà più facile attirare gli sposi per i matrimoni civili all’aperto che mancano già da qualche anno. L’ultimo grosso intervento di restauro del tempietto risale alla primavera 2015 quando Lions Club, Leo Club, Fondazione Provinciale Comasca e Comune di Erba fecero squadra per cancellare tutti i graffiti che riempivano le pareti interne ed esterne del monumento. La rinascita del tempietto venne festeggiata con una cerimonia a cui partecipò anche Franco Majnoni, discendente della famiglia proprietaria del parco e della villa omonima (oggi sede del municipio).

L’allegria è durata poco. Qualche mese più tardi sono ricomparse alcune piccole scritte, poi altre sempre più grandi. Oggi il monumento è ancora pieno di graffiti, che comprendono ingiurie e simboli anarchici. Il degrado è tale che già da qualche anno nessuna coppia di fidanzati chiede più di sposarsi al tempietto, una location suggestiva e un tempo molto richiesta.

L’obiettivo

Per Matteo Redaelli, assessore alle finanze e ai servizi demografici, così non si può andare avanti. «Nell’ultima variazione di bilancio - spiega - abbiamo stanziato 30mila euro per la pulizia del tempietto. Speriamo di partire il prima possibile con i lavori, anche per consentire ai fidanzati di scegliere il monumento come location per i matrimoni. Una volta completato l’intervento, la sfida sarà evitare che venga nuovamente deturpato».

Il problema è annoso. Al parco Majnoni c’è un sistema di videosorveglianza, ma la telecamera che riprende il tempietto non è sufficiente per individuare chi deturpa le pareti dall’interno. Si è valutata anche l’ipotesi di recintare il monumento: l’idea è stata lanciata anni fa dal consigliere comunale Giorgio Zappa, lo scorso anno è stata ripresa dall’assessore alla cultura e ai lavori pubblici Paolo Farano, ma non ha avuto seguito; il progetto, in ogni caso, andrebbe discusso con la Soprintendenza.

I fondi per il restauro verranno sbloccati lunedì sera, quando il consiglio comunale discuterà la variazione di bilancio che comprende i 30mila euro necessari per l’intervento. I funzionari comunali hanno già effettuato un sopralluogo con restauratori esperti, potenzialmente già dalla prossima settimana potranno partire le procedure per l’affidamento dei lavori. L’amministrazione conta di inaugurare il tempietto restaurato entro la fine dell’anno, meglio se in autunno.

Altri restauri

Contemporaneamente, a poche decine di metri in linea d’aria, partiranno anche i lavori di restauro del Monumento ai Caduti di Giuseppe Terragni: quel progetto, firmato dall’architetto Marco Ortalli, andrà portato a termine entro ottobre.

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