Tentate tre truffe ai danni di anziani: «I malviventi ci tengono sotto controllo»

Albese con Cassano I raggiri non sono riusciti: due telefonici con la scusa del finto incidente. Nel terzo caso un uomo si è presentato al cancello dicendo che l’acqua potabile era inquinata

Tre tentativi di truffa e un furto - di lieve entità - si sono registrati in paese negli ultimi giorni in paese. Episodi che, uniti al furto messo a segno una settimana fa all’interno dell’Istituto San Vincenzo hanno creato qualche preoccupazione.

I tentativi di truffa sono stati tutti telefonici, ai danni di persone anziane. Le vittime prescelte, tuttavia, due donne di 77 e 94 anni, sono state brave e non sono cadute nella trappola dei truffatori.

Il racconto

Il primo episodio risale alle 13 di giovedì, ai danni della donna di 94 anni. «Hanno telefonato a mia mamma - racconta il figlio Luciano Beretta - e il truffatore le ha raccontato che io ero stato vittima di un incidente, per cui servivano immediatamente dei soldi per pagare l’avvocato. La mamma è rimasta molto scossa da quanto le hanno raccontato, le hanno anche chiesto se aveva dei valori in casa, perché la loro intenzione era quella di passare per prendere materialmente i soldi».

L’anziana era preoccupata delle sorti del figlio: «Sì, prima ha chiesto aiuto ai vicini di casa, poi quando hanno telefonato una seconda volta era arrivata anche mia moglie, quindi alla fine il raggiro non c’è stato. Tra l’altro la telefonata alla mamma è stata fatta dopo che io ero uscito in bicicletta, rendendo credibile l’ipotesi di un incidente stradale. Mi viene il dubbio che questi truffatori curino le abitazioni prima di telefonare».

L’altro episodio è avvenuto sempre giovedì alle 12.30- Questa volta però i truffatori si sono spacciati per carabinieri, anche se tutto si è svolto in maniera simile all’altro tentativo, tanto da far pensare che si tratti delle stesse persone.

Il terzo tentativo risale invece ad alcuni giorni fa, e si era svolto con modalità diverse. Come scusa, infatti, è stata presa quella dell’acqua inquinata. Lo racconta una parente: «Mia cognata di 77 anni si è trovata un uomo davanti al cancello che si è spacciato per un tecnico dell’acqua e voleva a tutti i costi fare un controllo all’interno dell’abitazione perché diceva che c’era l’acqua inquinata. Prima ha detto che c’era il rischio che esplodessero i tubi, poi che se non l’avesse fatto entrare poteva essere sanzionata di 600 euro, ma lei non l’ha fatto entrare. E il truffatore se n’è andato».

Osservazione

Il tentativo di raggiro è stato segnalato ai carabinieri: «Quello che preoccupa - dice ancora la parente della vittima - è che lo sconosciuto sapeva dove lavora il figlio, conosceva un po’ la situazione familiare, tanto che ha citato alcuni parenti. Ci osservano, insomma, e pensare che non siamo nemmeno molto presenti sui social, dove spesso questi truffatori vanno a prendere le informazioni».

Il piccolo furto invece è stato messo a segno in via Ai Monti: i ladri sono entrati in una casetta per gli attrezzi rompendo il lucchetto e prelevando alcuni oggetti e un set di chiavi.

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