Treni, anche di sabato guasti e corse cancellate

Quattro treni parzialmente soppressi tra Erba e Merone, ritardi superiori alla mezz’ora. Quella di oggi è stata una mattina da dimenticare per la linea ferroviaria Milano-Asso: per fortuna era sabato, con una presenza di pendolari ridotta rispetto ai giorni feriali, in caso contrario sarebbe stato il caos.

I problemi sono partiti molto presto, con il treno 1613 in partenza alle 6.39 da Milano Cadorna: la corsa è arrivata alla stazione di Merone con 28 minuti di ritardo e lì si è fermata, senza procedere verso Erba, perché - ha spiegato Trenord - «si è reso necessario un intervento di manutenzione straordinaria sul treno». Non è andata meglio con i treni successivi in partenza da Cadorna. Il treno 1615 delle 7.09 è arrivato a Merone con 25 minuti di ritardo e lì si è fermato, anche in questo caso senza procedere verso Erba, «per le conseguenze di un guasto».

Il treno 1617, partito da Milano alle 7.39, è arrivato fino a Erba anche se con 34 minuti di ritardo: il guasto, in questo caso, ha interessato l’infrastruttura alla stazione di Merone. In direzione opposta, il treno 624 è partito da Asso alle 7.33 ed è arrivato a destinazione con 25 minuti di ritardo.

Quanto ai treni 1626 e 628, previsti da Erba alle 8.16 e alle 8.44, sono partiti direttamente da Merone lasciando a piedi gli utenti alla stazione di Erba: nessun bus sostitutivo, Trenord li ha invitati con un avviso ufficiale ad attendere il treno partito da Asso alle 9.33, con tutti i disagi del caso.

I due treni partiti da Merone hanno macinato entrambi 15 minuti di ritardo. Trenord non ha specificato la causa dei guasti, in ogni caso i problemi hanno riguardato sia i convogli che le infrastrutture ferroviarie. Non è chiaro - ma appare probabile - se anche la pioggia copiosa possa aver aggravato al situazione.

I treni sono tornati a circolare regolarmente dalla seconda parte della mattinata, senza più ritardi o particolari disagi. La speranza dei pendolari è i disservizi restino circoscritti a questo fine settimana, perché una situazione del genere in un giorno lavorativo sarebbe stata pesantissima.