Treni soppressi, al lavoro in bus. E Trenord apre ai pendolari
Erba Mattinata di grandi criticità sulla Milano-Asso per le corse più affollate. Intanto il Comitato della tratta è tra quelli accreditati con Christian Rech
Anche ieri mattina i viaggiatori della Milano-Asso hanno scontato cancellazioni e ritardi. Sulla linea sono state soppresse due corse, una in direzione Milano e una in direzione Erba, per favorire un intervento tecnico; la situazione è tornata alla normalità nella seconda parte della mattinata. Intanto si rischiarano i rapporti tra gli utenti e Regione Lombardia: dopo tante proteste, i pendolari tornano a dialogare con la politica alla conferenza del trasporto pubblico locale.
Ieri le brutte notizie per i pendolari sono arrivate pochi minuti dopo le 7, quando Trenord ha annunciato la soppressione dei treni 1615 e 628. «Il treno 1615 in partenza da Milano Cadorna alle 7.09 e diretto a Erba - ha fatto sapere Trenord - non viene effettuato per consentire un intervento tecnico».
Verso Seveso
Ai viaggiatori non è rimasto altro da fare che prendere la corsa successiva. Stesso destino per il treno 628, in programma dalla stazione di Erba alle 8.46 e diretto a Milano: in questo caso, però, è stato previsto un autobus sostitutivo da Erba a Seveso.
I disservizi fanno il paio con buone notizie. Al termine di un anno segnato da ritardi e soppressioni inferiori rispetto al passato, si riapre il dialogo tra viaggiatori e Regione Lombardia: «Il 30 ottobre - dice Christian Rech, rappresentante del Comitato pendolari Milano-Asso - si è tenuta la conferenza del trasporto pubblico locale a Palazzo Lombardia, alla quale ho partecipato anch’io in rappresentanza della Milano-Asso. Nel corso della seduta sono stati presentati tutti i Comitati accreditati, tra cui il nostro, e sono stati eletti cinque rappresentanti di tutti i viaggiatori lombardi».
I rappresentanti sono Francesco Ninno (Comitato pendolari del Meratese), Franco Aggio (Associazione Mi.Mo.Al.), Manuel Carati (Pendolari Gallarate Milano), Andrea Mazzucotelli (Comitato viaggiatori Tpl nodo di Saronno) e Giorgio Dahò (Comitato pendolari Lecco Milano).
Incertezze
«Rappresentare i viaggiatori lombardi in questo momento caratterizzato da forti incertezze e da una situazione socio-economica difficile è certamente sfidante - dicono i rappresentanti eletti - ma vale la pena ricordare cosa diceva Michael Jordan: “C’è chi vuole che una cosa succeda, chi desidera che succeda e chi si adopera affinché succeda”. Noi ci impegneremo per far sì che qualcosa di buono succeda».
La sola ripresa di un dialogo formale e operativo con Regione Lombardia è certamente positivo, a seguito di anni in cui i rapporti si erano raffreddati. Anche perché, all’orizzonte, c’è la definizione del nuovo orario che entrerà in vigore nel 2024.
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