Uccise il suo comandante: prosciolto. Non era capace di intendere e di volere
Asso Il Tribunale militare: non luogo a procedere per il brigadiere che ha sparato al maresciallo
Il Tribunale militare di Verona ha prosciolto, per incapacità di intendere e volere, il brigadiere che nell’ottobre di due anni fa sparò e uccise il suo comandante, il maresciallo Doriano Furceri. La Procura militare aveva chiesto una condanna a 24 anni di carcere, ma i giudici hanno accolto le conclusioni dei consulenti d’ufficio secondo i quali la patologia di cui soffriva il brigadiere Antonio Milia era tale da non consentirgli di rendersi conto di quello che faceva.
I giudici hanno però mandato gli atti del processo alla Procura perché si indaghi, per contro, sulla commissione medica che aveva riammesso in servizio il brigadiere, nonostante la sospensione decisa dai suoi superiori di Como preoccupati per i suoi atteggiamenti e per le sue condizioni psichiche.
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