Ultimatum del Comune di Erba sulle aziende dismesse del territorio: abbattimento o riqualificazione
Amministrazione Dopo l’ennesimo episodio di degrado, il sindaco rompe gli indugi inserendo i proprietari nella “lista nera”. Avranno tre anni di tempo per riqualificarle, in caso contrario saranno abbattute con l’addebito delle spese
L’amministrazione comunale ha inserito le aree centrali di via Fiume fra “gli immobili dismessi con criticità”: entro tre anni andranno abbattuti o riqualificati, in caso contrario lo farà il Comune a spese dei privati. Il sindaco Mauro Caprani gioca una mossa inaspettata sfruttando una legge regionale del 2021: l’inserimento delle aree dismesse nella “lista nera” è già stata notificata ai proprietari.
L’obiettivo è arrivare a una svolta sul fronte delle aree centrali dismesse che si sono trasformate in uno sfregio al centro cittadino.
Lungo dibattito
Il sindaco Marcella Tili prima e Veronica Airoldi poi hanno cercato di convincere i proprietari delle aree a riqualificare il centro, ma non si è mosso nulla. Ora Caprani vuole arrivare almeno all’abbattimento sfruttando la legge regionale 11 del 2021.
«Prevede - ricorda il sindaco nella delibera - che il Comune individui gli immobili dismessi da almeno un anno rispetto alla data del 26 giugno 2021 (quella di entrata in vigore della legge, ndr) che causino criticità in relazione a salute, sicurezza idraulica, problemi strutturali che ne pregiudicano la sicurezza, inquinamento, degrado ambientale, urbanistico-edilizio e sociale».
Le aree di via Fiume sono dismesse da molto tempo, nessun dubbio anche sul fronte delle criticità: «Sono comprovate - dice il sindaco - dalle segnalazioni pervenute da parte delle forze dell’ordine e dei cittadini, ultime fa tutte la segnalazione carabinieri di Erba pervenuta in Comune il 24 luglio 2023».
La segnalazione a cui fa riferimento Caprani è il rapporto di un sopralluogo effettuato dai militari alla fine di giugno nell’ex Gasfire: all’interno c’erano tre occupanti abusivi e un vero e proprio dormitorio. Lo stesso sindaco ha emesso un’ordinanza che impone alla Roda Srl, proprietaria dell’immobile, lo sgombero e la messa in sicurezza entro 30 giorni.
Negli anni ci sono stati poi crolli di tegole dai tetti sui marciapiedi pubblici, altra criticità, mentre sul fronte ambientale il sindaco ricorda che «il settore urbanistica del Comune di Erba ha sollecitato la bonifica delle aree con la presenza di amianto», che neanche a dirlo abbonda nell’area di via Fiume.
I proprietari hanno 30 giorni per contestare l’inserimento nella “lista nera”, ma dovranno dimostrare - con prove documentali - che i propri edifici non rappresentano una criticità. L’iter prevede poi che la lista degli edifici con criticità venga approvata dal consiglio comunale, nel corso dell’autunno: poi partirà il conto alla rovescia.
Agevolazioni
Tre anni di tempo. In tre anni i proprietari potranno procedere autonomamente all’abbattimento o avviare la riqualificazione, in caso contrario scaduti i termini lo farà direttamente il Comune di Erba addebitando i costi ai proprietari. Se lo faranno in prima persona e e in tempi rapidi, i privati potranno poi beneficiare di una premialità volumetrica per la ricostruzione come previsto dalla legge regionale: la speranza dell’amministrazione è che tanti basti a convincerli.
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