Un colpo, poi il buio, così se n’è andato Nicolò. L’autista che l’ha investito non lo aveva visto
Lambrugo
Nicolò Casati, 30 anni, è stato travolto da una Seat Ibiza. Inutile il trasporto d’urgenza in ospedale. Alla guida dell’auto un comasco che ha dichiarato di non essersi accorto del pedone, ha chiamato lui il 112.
Un impatto improvviso, un forte colpo e una giovane vita spezzata. Choc in paese per l’investimento che domenica sera ha causato la morte di Nicolò Casati, 30 anni compiuti due settimane fa.
Il giovane, nato a Mariano Comense e residente da pochi anni a Lambrugo, è stato investito sulla statale Briantea poco prima delle 21.30. Secondo quanto è emerso, a investirlo sarebbe stata una Seat Ibiza, guidata da un uomo di 62 anni, residente a Como.
L’impatto
Il luogo dell’incidente è distante poche decine di metri dallo svincolo tra la statale e via Stoppani, strada che conduce in centro paese.
Un impatto improvviso e violento: l’uomo alla guida della Seat Ibiza, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe dichiarato di non essersi accorto assolutamente di nulla. Solo un colpo improvviso, l’automobile che si ferma e il giovane lambrughese riverso a terra, a bordo strada, in condizioni che sono apparse subito gravissime per le ferite riportate nell’impatto. Anche chi abita nella zona (un’area residenziale del paese tra la statale e via Stoppani) racconta di un botto forte e improvviso che ha turbato immediatamente la quiete serale domenicale. L’uomo alla guida della Seat ha immediatamente chiamato i soccorsi: sul tratto di Briantea, che sorge proprio al confine tra Lambrugo e Inverigo, si sono subito portate un’ambulanza della Croce Verde di Bosisio Parini e due automediche da Erba e da Cantù.
Le condizioni del giovane investito erano disperate, a causa delle lesioni riportate.
L’autista dell’auto non si è minimamente accorto della presenza di Casati e lo ha travolto su una delle arterie più trafficate della provincia.
Il giovane si trovava sulla statale per motivi ignoti, quando è stato travolto. Sono in corso le verifiche e gli accertamenti del caso da parte dei Carabinieri di Cantù che sono stati allertati e sono intervenuti in loco. Inizialmente era stato preallertato anche l’elisoccorso: intervento che poi è stato stoppato. I medici hanno cercato di stabilizzare le condizioni del giovane, che però erano molto gravi e infine hanno deciso per il trasporto d’urgenza all’ospedale Fatebenefratelli di Erba, dove Casati sarebbe deceduto poco dopo il suo arrivo. La notizia del decesso del trentenne lambrughese ha iniziato a trapelare in paese soprattutto nella mattinata di ieri, lasciando sgomenti e increduli i concittadini.
La sicurezza
Tra i commenti e il clima che si respira in paese anche un pizzico di rabbia per la poca sicurezza che, soprattutto in quel tratto, da mesi è sotto la lente di ingrandimento della popolazione e anche delle stesse istituzioni.
L’arteria altamente trafficata e la zona adiacente, che spesso è al centro di attività di spaccio con interventi, controlli e retate delle forze dell’ordine, rendono il tratto pericoloso per cittadini residenti, automobilisti e per tutti coloro che passano nella zona. La richiesta di maggiore sicurezza diventa quindi ancora più pressante a seguito di questo investimento purtroppo mortale.
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