Venti minuti di minacce e terrore. Caccia al commando dell’assalto in villa
Alserio La brutale rapina non appena la famiglia si è ritrovata sola in casa. Pistola alla tempia dell’imprenditore che di recente ha liquidato la società
«Non voglio tornare su quello che ci è successo e raccontare l’accaduto». C’è paura nelle parole - cortesi ma ferme - dell’imprenditore di Alserio di 43 anni, che nella tarda serata di mercoledì mentre si trovava in compagnia di moglie e figlio nella sua villa, tra le più belle nella parte alta del paese nella zona residenziale di Cascina Galbera, a due passi da Anzano.
Il terrore vissuto per venti interminabili minuti in balìa di quattro rapinatori, con la pistola puntata alla tempia dell’imprenditore, minacciato e preso a schiaffi, mentre la moglie e il bambino di pochi anni erano piantonati da un altro rapinatore che li invitava a continuare a giocare, che non sarebbe successo niente. Attimi interminabili che sono sembrati un’eternità alla famiglia, sconvolta dall’accaduto.
Un vero e proprio raid, organizzato e mirato, alla ricerca di una cassaforte che non c’era. Quanto sta emergendo dalle indagini dei carabinieri di Erba e del nucleo radiomobile di Como, che hanno raccolto la testimonianza dell’imprenditore e della famiglia, fa rabbrividire per la spietatezza del gruppo di rapinatori.
Lo tenevano d’occhio
Avevano passamontagna ed erano tutti con i guanti: secondo una prima ricostruzione, avrebbero gettato i telefoni cellulari nel giardino di casa: in questo modo hanno ritardato la telefonata al 112. Il proprietario di casa, sotto gli schiaffi e una pistola puntata, per convincerli a mollarlo, avrebbe detto: «Potete anche ammazzarmi, ma io la cassaforte non ce l’ho e quindi non posso dirvi dove sia». Lunghissimi minuti di terrore con la moglie che cercava di giocare con il bambino facendo finta che fosse tutto normale. I banditi che hanno agito e sono entrati in azione intorno alle 22, molto probabilmente tenevano sotto controllo l’imprenditore e la sua famiglia: in serata l’imprenditore aveva cenato con i genitori. Non appena loro sono andati via, sono entrati in azione. Non solo: il gruppo di rapinatori probabilmente sapeva anche che di recente l’imprenditore aveva liquidato la società, incassando quindi somme ingenti. I carabinieri di Erba e del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Como sono a caccia di telecamere e di varchi leggi targa. Gli autori della rapina sono quasi certamente dell’Est Europa, con ogni probabilità di nazionalità rumena.
Il paese è sotto choc per l’accaduto: la villa non si trova in una zona isolata, ma è incastonata tra le case dell’area residenziale tra i due paesi, poco distante dalla strada principale che collega Erba, Alserio e Anzano. Probabilmente un quinto uomo faceva il palo fuori dalla villa. Il sindaco Stefano Colzani, rispetta la linea della riservatezza e aspetta che le indagini facciano il suo corso. Il capogruppo di minoranza, Alessio Pinato, chiede maggiore attenzione alla sicurezza.
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