«Via i drogati dalle stazioni»: dopo lo slogan del sindaco si alza la polemica e il manifesto scompare dai social

Merone Proposto da Vanossi sindaco e candidato alle regionali con Azione: «Mi scuso se qualcuno si è sentito offeso, ma la questione purtroppo esiste concretamente in molte realtà»

«Via i drogati dalle stazioni». È questa la frase contenuta nel manifesto di Azione - Italia Viva, proposta dal candidato regionale Giovanni Vanossi, sindaco di Merone, finita al centro delle polemiche nelle ultime ore.

Dopo gli attacchi online, Vanossi ha spiegato: «Mi scuso se qualcuno si è sentito offeso, ma la questione purtroppo esiste concretamente in molte realtà. Le mie frasi forti, i miei “via”, non vogliono essere distruttivi ma costruttivi. Voglio che si parli del problema ed esigo delle soluzioni. Abbandonare le persone in difficoltà in stazioni ma soprattutto non parlarne è aberrante».

E ha aggiunto: «Come sindaco, da qualche anno a questa parte, nella stazione ferroviaria del mio paese, sto incontrando tossicodipendenti e persone in difficoltà, e cerco di aiutarli come posso. Purtroppo però non sono un professionista, non sono un sanitario, e spesso non ho strumenti».

Continua poi il primo cittadino: «Il mio è un grido di dolore per portare l’attenzione sull’argomento, non si può lasciarli lì abbandonati a se stessi. Propongo invece che Regione Lombardia sostenga finanziariamente progetti di recupero, “educatori di strada”, sanitari specializzati che possano aiutare, anche nei piccoli paesi, queste persone. E che i gestori delle stazioni aiutino a migliorare la sicurezza dei luoghi, riaprano i bagni e non cerchino di dimenticarsi del problema», conclude.

Lo slogan, rilanciato su Twitter da diversi utenti e testate è stato poi rimosso da Vanossi, che però ha insistito nel difendere le proprie ragioni.

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