Visite, tornano ad alzarsi i tempi: code più lunghe al Fatebenefratelli
Erba Alla vigilia del passaggio di mano a Lifenet, un netto peggioramento rispetto a dicembre. Per un accertamento oculistico bisogna aspettare fino a 100 giorni. Neurologia resta sospesa
Per le visite diabetologiche e oculistiche bisogna aspettare oltre cento giorni, ma le code sono in crescita anche per i più comuni esami diagnostici.
L’ospedale di Erba ha pubblicato il primo aggiornamento delle liste d’attesa del 2024: quasi tutti i comparti registrano un peggioramento rispetto alla fine dello scorso anno.
Attesa per i prossimi mesi
I prossimi mesi saranno determinanti per invertire la rotta: con l’arrivo di Lifenet - che rileverà la struttura dai Fatebenefratelli fra poche settimane - potrebbero scattare nuove assunzioni anche nei reparti.
Il rilevamento dei tempi d’attesa, pubblicato nelle scorse ore dalla Provincia Lombardo Veneta dei Fatebenefratelli, è relativo al mese di febbraio; quello precedente risale a dicembre 2023, non sono mai stati resi pubblici i dati di gennaio. I giorni di attesa fanno riferimento alle prestazioni programmabili: quando il medico famiglia richiede una visita o un esame urgente, i tempi massimi previsti da Regione Lombardia vengono rispettati.
Il primo dato che balza all’occhio è il superamento della soglia dei cento giorni di attesa per due prestazioni: le visite diabetologiche-endocrinologiche (111 giorni) e le visite oculistiche (103 giorni), con un peggioramento marcato rispetto ai 68 giorni rilevati a dicembre. Nella parte finale del 2023, visite ed esami si erano attestati sotto i cento giorni di attesa.
Le attese triplicano per le visite dermatologiche (da 19 a 60 giorni), il peggioramento è marcato anche per quelle cardiologiche (da 36 a 65 giorni) e ginecologiche (da 53 a 89 giorni). Sensibili miglioramenti si ritrovano fra le visite oncologiche (da 20 a 3 giorni), ortopediche (da 56 a 39), pneumologiche (da 35 a 18 giorni) e urologiche (da 48 a 29 giorni).
Un servizio sospeso
Restano invece sospese le visite neurologiche, come annunciato a settembre dello scorso anno dal direttore sanitario Pierpaolo Maggioni: «Il medico che si occupava dell’ambulatorio si è dimesso - spiegò Maggioni a La Provincia - e ne stiamo cercando un altro, ma non sarà facile». In precedenza qualcosa di simile era accaduto per le visite dermatologiche, poi l’ospedale - dopo diversi mesi di sospensione - è riuscito a trovare un sostituto.
La sensazione è che sarà difficile trovare nuovo personale, importante per ridurre le liste d’attesa, fino a quando il passaggio di mano della struttura a Lifenet non sarà stato definito: i dipendenti già in forza all’ospedale lamentano quotidianamente l’incertezza per il futuro, attrarre medici da fuori in questa fase è difficile.
I tempi d’attesa sono in forte crescita anche nel comparto degli esami diagnostici. Fatta eccezione per la tac all’addome, che si mantiene stabile a 16 giorni, si arriva al “record” dell’ecotomografia mammaria bilaterale che richiede 88 giorni di attesa (a dicembre erano 20); non va meglio per l’ecografia ostetrica, che passa da 20 a 77 giorni. Tempi lunghi anche per l’ecografia all’addome (54 giorni), e le tac al capo e al torace (53 e 44 giorni).
© RIPRODUZIONE RISERVATA