Visti due lupi sul Monte Megna: «Sono sbucati davanti a me»
Lasnigo Il faccia a faccia di un escursionista con gli esemplari poi scappati. Sentendosi in pericolo, Conti si è rifugiato all’interno di una vicina recinzione
«I lupi nel Triangolo Lariano ci sono, io li ho visti: due esemplari sul monte Megna».
Lunedì un uomo di Civate, Daniele Conti, ha deciso di fare una camminata mattutina fino in vetta al Monte Megna arrivando nei pressi della Croce attorno alle sette, qui ha visto due lupi che descrive come bellissimi.
L’uomo in un primo tempo si è più stupito che spaventato, si è poi portato all’interno della recinzione nei pressi della croce sperando di trovarsi così maggiormente al sicuro.
Il racconto
Il racconto di quanto accaduto lo fa lo stesso Conti: «Sono solito andare a camminare la mattina presto perché mi piace trovarmi tra la natura quando ancora si muovono gli animali. Lunedì mattina sono partito attorno alle 5 da Civate per portarmi a Lasnigo, ho lasciato la macchina vicino alla chiesa e sono salito fino alla cima del Monte Megna. Quando sono sbucato fuori dal bosco mi sono trovato davanti sulla piana prima della croce due bellissimi esemplari di lupo».
In un primo momento l’uomo è stato principalmente sorpreso e neppure spaventato: «Non ho neppure avuto il tempo di spaventarmi, ho visto i lupi e loro sono immediatamente scappati. Sono certo si trattasse di due esemplari di lupo perché non avevano proprio nulla dei cani. In un primo momento non mi sono neppure reso conto dell’eventuale pericolo, poi in realtà mi sono un po’ preoccupato e mi sono rifugiato all’interno della recinzione che c’è sotto la croce di Megna. Avevo intenzione di mettermi lì e nel caso chiamare i soccorsi, ma i lupi spaventati più di me se ne sono andati».
Il civatese, una volta ritornato a casa, ha cercato di capire se si sapesse di questi lupi: «Ho visto così gli articoli apparsi su La Provincia di Como degli animali uccisi appunto dai lupi e per questo ho voluto raccontare quanto mi è successo, in realtà ho anche informato la guardia forestale di questo incontro e loro mi hanno semplicemente detto che non c’era nulla da segnalare, perché dove ci sono tanti capi di selvaggina è normale ci siano i lupi. Mi hanno un po’ stupito, anche in considerazione dei modi, comunque ritenevano la presenza dei lupi praticamente la normalità».
Casi precedenti
Al racconto mancherebbe la foto che potrebbe a questo punto togliere ogni dubbio circa la presenza del predatore: «Purtroppo non ho fatto in tempo a fare una foto, i due animali, posso pensare un maschio e una femmina, sono scappati in breve tempo», conclude Conti.
Nei giorni scorsi avevamo raccontato su queste pagine del timore per la presenza del lupo nell’area del Triangolo Lariano e più specificatamente in Vallassina, dopo il ritrovamento di diversi animali uccisi: un muflone nel “pratone” all’ingresso di Barni, a Crezzo si sono trovate tre pecore morte - sembra azzannate alla gola - poi un altro muflone e un capriolo.
L’amministrazione provinciale ha prelevato il Dna del predatore da una vittima, ma per ora non ci sono i risultati.
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