Zona a traffico limitato: «Multe fino a 90 euro ma cartelli invisibili»

Canzo La protesta dopo la sanzione: l’ escursionista sostiene di essere passato incidentalmente nell’area. «Eppure basterebbe una segnaletica adeguata»

Continua a far discutere la Ztl, Zona a traffico limitato introdotta da quest’anno in paese nelle giornate di domenica e nei festivi. Un escursionista multato di 90 euro proprio per essere passato di domenica dai varchi senza averne diritto spiega le sue difficoltà ad individuare la cartellonistica dedicata al provvedimento.  E non nasconde la volontà di far partire una sorta di class action se qualcuno vorrà unirsi e vorrà contattarlo.

Lamentele

Che la Ztl non fosse molto amata è cosa nota. Al momento dell’entrata in vigore molte persone, interpellate da La Provincia, non avevano nascosto la difficoltà nell’individuare i varchi, in particolare in via Chiesa. In questo caso, infatti, il segnaleè visibile solo all’ultimo momento e spesso i varchi la mattina si trovano controluce, inducendo le persone all’errore.

L’escursionista multato amplia il discorso parlando anche dell’assenza di una cartellonistica che preceda il varco stesso e di una segnaletica orizzontale adeguata. Insomma, nessun avvertimento: «A me personalmente questa Ztl fatta così mi sembra un pochino fantasiosa. Onestamente non mi sono accorto della presenza della Zona a traffico limitato fino a quando non sono arrivato al bar di Gajum dove due persone parlavano appunto della Ztl e lì ho capito di essere probabilmente passibile di multa. Ho chiamato poi la polizia locale - spiega Mario Nicolini - ma una voce femminile mi ha detto che non c’era nulla da fare, che probabilmente mi sarebbe arrivata una multa di 90 euro. Domenica ho anche fatto a ritroso la strada che porta a Gajum e onestamente non mi sono accorto della presenza dei varchi, come non me ne sono accorto salendo. Mi sarei aspettato un po’ più di attenzione nei nostri confronti. Anche perché per una famiglia 90 euro non sono pochi soldi e considerando che molta gente più volte va la domenica nei boschi di Canzo, è concreto il rischio di incorrere più volte nella stessa multa. Per quanto mi riguarda se non ne avessi sentito parlare al bar, mai mi sarei immaginato della presenza di una Ztl. Nulla mi lasciava pensare a un divieto».

Nessuna replica

Nicolini va anche oltre ritenendo la Ztl non logica in quel contesto: «Mi chiedo per quale motivo si faccia una Zona a traffico limitato in un’area di montagna, non mi sembra ci sia un problema di inquinamento tale per esempio da favorire le auto elettriche o ibride. Peraltro io sono passato dai varchi presumibilmente attorno alle 15, non capisco quale disagio avrei potuto creare. Mi sembra onestamente sia una decisione dettata dalla volontà di fare cassa, per questo motivo invito chi come me è stato multato a contattarmi per far partire eventualmente una class action. Anche il ristoratore a Gajum era decisamente inviperito per la presenza di questi varchi. Mi sembra per altro che l’amministrazione pubblica debba essere al servizio dei cittadini, sia pure tutelando l’ambiente e il legittimo diritto di ridurre la pressione delle automobili. Ma non così».

Abbiamo tentato di contattare il sindaco di Canzo, Giulio Nava per offrire al cittadino multato una replica sull’argomento senza purtroppo avere risposta. La scelta dell’amministrazione di introdurre la Ztl è stata fatta, così recitava il provvedimento a suo tempo, per cercare di diminuire le auto presenti nell’area di Gajum con il passaggio precedentemente per il centro storico.

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