A Figino niente maschio o femmina: «Demagogia di sinistra sui bambini»

Il caso Il deputato leghista Toccalini e l’ex sindaco Moscatelli criticano l’iniziativa comunale. «Vergognoso che si voglia imporre a piccoli di due anni che non esistano differenze di genere». La replica del sindaco Tomaselli: «Strumentazione politica»

L’asterisco della discordia alla fine della parola bambino fa scoppiare l’ennesima polemica tra maggioranza e opposizione. Con il centrodestra che accusa Insieme per Figino di fare «propaganda gender». E il sindaco Stefano Tomaselli che replica che sono loro a fare propaganda di partito, «per screditare l’impegno altrui e utilizzare delle attività culturali per bambini per cercare di darsi visibilità».

L’attuale minoranza solleva le proprie perplessità in merito alle locandine che pubblicizzano l’iniziativa “Soste Creative”, in programma sabato 1 e domenica 2 marzo a Villa Ferranti, a cura dell’associazione culturale Arte Diem nell’ambito del progetto che ha ridato vita alla Villa come hub culturale. Iniziativa che vuole insegnare ai più piccoli a conoscere e reinterpretare i materiali di scarto intesi come costruttori di cultura, per un approccio responsabile al riuso. Proposta che ha ricevuto finora ottima accoglienza, con più di 130 iscrizioni.

Il gruppo consiliare formato dall’ex sindaco Roberto Moscatelli, Sara Bellini, Matteo Mauri e Maurizio Cattaneo non contesta i contenuti, ma la forma scelta per la comunicazione: «Invece di “bambini” e “bambine” - spiegano - infatti, viene adottata la dicitura “bambin*”, con l’asterisco al posto delle desinenze maschili e femminili, artificio ideologico tipico della comunicazione legata all’ideologia Gender. Questo linguaggio mira a destrutturare la nostra lingua e la nostra identità culturale con pericolosi neologismi ideologici».

Scelta allarmante, continuano, «un’imposizione portata avanti da una certa parte politica per minare la distinzione tra uomini e donne, tra madri e padri, e persino tra bambini e bambine, mettendo a rischio la famiglia naturale». L’obiettivo, assicura Moscatelli «non è fare polemica, ma rendere pubblico quello che la maggioranza sta facendo e che riteniamo fuoriluogo. In un piccolo paese come Figino, caratterizzato da un tessuto sociale con una forte valenza cristiana, questo grida vendetta». Per questo, annuncia, «chiederemo chiarimenti alla Fondazione Cariplo, finanziatrice del progetto, e all’Amministrazione Comunale, affinché questo linguaggio divisivo venga messo da parte una volta per tutte».

Matteo Mauri, coordinatore provinciale della Lega Giovani oltre che capogruppo d’opposizione, rincara: «Guerra ai generi? Bambin*? No, grazie. Esistono solo due generi. Punto. Basta con questo linguaggio che vuole cancellare la nostra identità e chi siamo. Dobbiamo difendere la realtà ed il buon senso. Perché il prossimo passo sarà quello di volerci togliere la libertà e noi non lo permetteremo».

La Lega, anche nazionale, è accorsa a dar manforte al gruppo figinese. S’è espresso il deputato lombardo del Carroccio Luca Toccalini: «L’amministrazione comunale - guarda caso di sinistra - ha ben pensato di utilizzare un’iniziativa con laboratori che insegnano il riuso creativo ai bambini per fare propaganda. L’obiettivo? Ovviamente cancellare le differenze di genere. Inaccettabile. È vergognoso che la sinistra voglia imporre l’idea, anche a bambini di due anni, che non esistano maschio e femmina. La Lega si opporrà con forza a chi vuole insegnare ai nostri figli che non esistono mamma e papà».

L’europarlamentare lombarda della Lega Isabella Tovaglieri: «Abbiamo visto di tutto in questi anni di iniziative folli portate avanti dalle sinistre, ma quella di Figino Serenza le supera tutte».

Solo propaganda, per di più fatta a spese di un’associazione culturale e di un progetto di valore come quello che ha ridato vita a Villa Ferranti: «Non avendo contenuti, ciò che rimane è criticare un asterisco».

La reazione Il sindaco Stefano Tomaselli, che è molto netto nel respingere le accuse mosse dal centrodestra per l’uso dell’asterisco nella comunicazione relativa all’iniziativa SosteCreative. E di accusa ne muove lui una, quella di voler strumentalizzare politicamente l’iniziativa: «Non c’è peggior approccio alle questioni di quello che vuole ad ogni costo insinuare ombre nell’operato altrui - dice -, e ciò anche a scapito di persone e di associazioni che si spendono per il nostro paese. Questa infatti è la cosa che più genera rammarico: attaccare l’operato di un’ associazione, tra l’altro partner di un progetto importante, che ha dato e sta dando valore culturale alla nostra comunità».

«Nessuno sta propinando teorie o ideologie di alcun genere – prosegue Tomaselli - spostiamo l’attenzione sui contenuti e sulla qualità delle proposte che vengono fatte e che, come non si vedeva da tempo, riescono a coinvolgere trasversalmente tutte le generazioni». E ancora, «trovo di cattivo gusto utilizzare propagande di partito per screditare l’impegno altrui e utilizzare delle attività culturali per bambini per cercare di darsi visibilità. Certo non avendo contenuti ciò che rimane è criticare un asterisco».

Un attacco a scopo puramente elettorale, secondo il sindaco. Anche in virtù del fatto, come spiega la stessa Alessandra Martinelli, presidente di ArteDiem, che l’associazione ha collaborato con la passata amministrazione guidata da Roberto Moscatelli e «non sono mai state evidenziate criticità di alcun genere durante altri eventi del progetto Villa Ferranti, in cui si sono approfonditi temi quali la narrazione del genere femminile in ambito linguistico e dei generi letterari, come la presentazione del libro “Corpi magici” del 17 novembre 2023, durante la quale l’ex assessore alla cultura Sara Bellini, partecipando con entusiasmo, ha espresso un riconoscimento pubblico del valore della proposta».

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