A Torino c’è anche una vittoria. I recuperi di Hogue e De Nicolao

Basket Nell’ultima partita persa, la squadra ha ritrovato i due giocatori guariti dagli infortuni. Adesso il coach Brienza ha cinque settimane per portare il roster al 100% della condizione

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La sconfitta contro Torino, con tutta l’amarezza e i dubbi che ha lasciato, ha però ridato a Cantù due giocatori importanti. Dustin Hogue e Andrea De Nicolao sono stati lanciati nella mischia al PalaGianniAsti, dando il proprio contributo. Più sostanzioso quello di Hogue, recuperato dopo una lesione muscolare al bicipite femorale, un po’ meno evidente quello di De Nicolao, fermo da più tempo dopo un intervento in artroscopia. Tre le partite saltate da Hogue, otto quelle da “Denik” prima del via libera definitivo.

Per il centro statunitense, è stato un ritorno da 19 minuti in campo, con 10 punti messi a referto. Per Hogue anche due rimbalzi afferrati in difesa, una palla persa e una recuperata. Non male l’esecuzione di alcuni movimenti tipici in area, segno che l’atleta è recuperato ed è solo alla ricerca della miglior condizione. Condizione che invece il play deve recuperare del tutto, dopo l’intervento di pulizia delle cartilagini a cui si è sottoposto lo scorso 19 febbraio.

Recupero

De Nicolao contro Torino è stato in campo 8 minuti, perdendo due palloni e, soprattutto, senza riuscire a mettere a segno alcun assist. Un fatto del tutto non normale per uno dei migliori passatori della lega. Ma non si poteva chiedere molto di più, oggettivamente.

Serve tempo, serve giocare, serve allenarsi. Serve soprattutto riavere tutti al massimo nel momento decisivo della stagione. Se l’obiettivo di coach Nicola Brienza è avere la rosa al completo per disputare dei playoff con tutte le carte in regola, allora queste tre settimane che mancano alla conclusione della regular season – Cantù affronterà nell’ordine Pesaro in casa, Avellino in trasferta, finale con Vigevano a Desio – più gli ulteriori quindici giorni che trascorreranno prima dell’inizio dei playoff, saranno evidentemente determinanti. Più che un obiettivo, quello del coach è una speranza, quest’anno disattesa praticamente sempre, perché c’è sempre stato qualcuno indisponibile.

Tempo

Un mese e qualche giorno – la data indicativa per l’inizio del post season è l’11 maggio – a disposizione di staff medico e tecnico per tirare a lucido il roster, provando a eliminare qualche tossina ma, soprattutto, per avere due giocatori così importanti, due da quintetto iniziale, con esperienza da vendere. Due qualità necessarie per mettere sul piatto una squadra competitiva nel post season.

Tempo ce n’è, possibilità pure. L’importante sarà mettere a frutto ogni minuto da qui ai playoff: contro una Cantù non solo al completo, ma anche in forma, può essere dura per chiunque.

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