Accordo autisti-Asf sugli straordinari. Rientrati i problemi: autobus regolari

Cantù Già dal weekend la situazione era migliorata nettamente, ieri situazione sotto controllo. Punto d’incontro sul 20% e firma: maggiorazione estesa a un altro anno. L’azienda: «Soddisfatti»

Cantù

La firma sull’accordo per gli straordinari è arrivata nel pomeriggio di ieri. E anche grazie alla prevista sottoscrizione messa nero su bianco dagli autisti dei bus e da Asf - la società del trasporto pubblico che ha in gestione la quasi totalità delle linee della provincia - nella giornata di ieri il servizio era del tutto sotto controllo. Ma già nel fine settimana, le corse, che erano invece state cancellate a decine da lunedì scorso e sino a giovedì, circa 70 al giorno soltanto nel Canturino, sono state più regolari.

Emergenza rientrata

Rientra così del tutto la situazione di emergenza vissuta da pendolari e viaggiatori, rimasti a piedi alla fermata, nei giorni scorsi, anche per più di un’ora. Costretti a chiedere un passaggio ai familiari. Amareggiati per aver perso appuntamenti.

Del resto, proprio al deposito di Cantù, gli autisti, qualche giorno fa, hanno iniziato a non essere più disponibili per gli straordinari. Stanchi di turni lunghi anche 12 ore, con lunghi buchi nel mezzo.

A saltare, quindi, erano state soprattutto le corse pomeridiane. Utili anche per tornare dal lavoro o da scuola. Situazione aggravata, sempre a Cantù, anche da ulteriori indisponibilità degli autisti per malattia.

Così i sindacati

Settimana nuova: situazione nuova. Ieri, una lunga riunione andata avanti per tutto il pomeriggio, alla presenza di Cgil, Cisl, Uil e Udl, ha portato a due punti fermi. «È stato sottoscritto l’accordo sugli straordinari al 20%, che estende la maggiorazione per un altro anno, e sull’applicazione piena del Pdr (premio di risultato, ndr) prorogato nel 2024 - afferma Roberto Ferrara, segretario generale Filt Cgil Como - Ancora tantissimi temi aperti, quali rivedere le voci economiche in chiave migliorativa, il premio di risultato 2025, l’accordo orari».

Tutti i temi, quindi, da approfondire. «Il percorso - aggiunge quindi Ferrara - è lungo, a parte i primi segnali positivi, ma dovuti, è necessario fare un salto di qualità: c’è ancora il timore che l’azienda possa provare a fare un passo avanti e due indietro. Vedremo cosa accadrà, noi siamo disponibili al dialogo se si tiene conto che i lavoratori hanno già dato: senza di loro il trasporto pubblico non va avanti. In caso contrario, non indirremo nessuno sciopero bianco. Se sarà necessario agire, il conflitto lo faremo nei modi previsti dalla normativa. Ad oggi le trattative vanno avanti con i primi importanti impegni sottoscritti. Per il resto siamo vigili».

«Abbiamo firmato gli accordi e intrapreso un percorso per tutti gli autisti di Asf, non solo per il deposito di Cantù, dove è rientrata quella che è stata un’iniziativa spontanea, slegata dalla rappresentanze - dice Ferruccio Saibene, segretario di presidio Fit Cisl Como - Si prosegue ora per sistemare alcuni aspetti normativi e retributivi».

Asf: «Da noi un segnale tangibile»

Per Massimo Bertazzoli, amministratore delegato di Asf Autolinee: «C’è soddisfazione per la chiusura dell’accordo sull’applicazione piena del Pdr prorogato nel 2024 e sugli straordinari al 20% per un altro anno. È il segno tangibile della volontà dell’azienda di ristorare, dal punto di vista economico, a fronte di recuperi di produttività, alcune problematiche presentate dai rappresentanti dei lavoratori».

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